4 novembre 2011

UCCIDE LA MOGLIE CHE GLI, DISTRUGGE "STAR WARS"

LONDRA - Il legame affettivo che si può instaurare con alcuni giocattoli che riportano la memoria all'infanzia non dovrebbe mai superare il limite della normalità. Il trentenne inglese Ricky LaTouche, invece, questo limite lo ha superato ampiamente e orribilmente, arrivando a sua moglie Pornpilai Srisroy, thailandese ventottenne. I due ebbero una violenta lite, nell'aprile scorso, dopo che la donna aveva praticamente distrutto tutta la sua collezione di memorabilia di Guerre Stellari.
Il marito ha poi raccontato di come quello fosse solo l'ennesimo gesto umiliante che la donna aveva compiuto nei suoi confronti.

Non sarebbe stato solo il vedere la sua preziosa raccolta di oggetti legati al popolare film andata in frantumi, infatti, ma sarebbe stato il peso di tutti quegli anni di frustrazione e violenze psicologiche vissute in casa.
Secondo l'uomo, infatti, la moglie lo avrebbe umiliato e soggiogato per troppo tempo e quella non sarebbe stata altro che la classica goccia che fa traboccare il vaso, dopo anni in cui lo avrebbe minacciato di lasciarlo per tornare nel suo paese di origine.
Una storia cominciata nel 2001, proprio nella nazione asiatica, e dopo due anni i due avevano deciso di sposarsi. Grazie al matrimonio la donna ha ottenuto il permesso di soggiorno nel Regno Unito e dopo circa due anni dalle nozze è arrivato il primo ed unico figlio della coppia. LaTouche ha raccontato ai poliziotti che una volta sua moglie lo aveva colpito con una stecca da biliardo, minacciando di ucciderlo, «farlo a pezzi e mangiarlo».

Pornpilai Srisroy, descritta così come una moglie più che crudele, è stata ritrovata morta per asfissia sul letto matrimoniale della camera che i due coniugi condividevano, coperta da un piumone e con un cuscino sul volto.
La 'toccante' versione di Ricky LaTouche, però, non ha convinto molto i giudici inglesi della Preston Crown Court. Proprio nei giorni scorsi, infatti, con il loro verdetto lo hanno condannato al carcere a vita, con un minimo di detenzione certa fissato in dodici anni, ritenendolo colpevole di omicidio volontario.

Nessun commento: