denunciato rispettivamente 1 e 5 euro, scordandosi però di annotare
l'introito di 65 milioni di euro per la vendita di 180 ettari di
terreno. Lo ha scoperto il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di
finanza di Venezia, rilevando tra l'altrro che quella della coppia era
stata la transazione immobiliare di maggior rilievo realizzata nella
provincia lagunare nell'ultimo quinquennio.
Ed è solo una parte di quello che hanno accertato i finanzieri alla fine
di un'attività di verifica fiscale condotta nei confronti di due società
con sede in Lussemburgo. Tutto è iniziato dal controllo di una
compravendita effettuata da una delle due società, di un'area sul
litorale di Eraclea (Venezia) di circa 180 ettari a ridosso del mare,
l'equivalente di oltre 200 campi da calcio, avvenuta nel 2008 per un
importo di 65 milioni di euro, di cui l'uomo era proprietario. Gli
accertamenti delle Fiamme gialle hanno infatti permesso di scoprire che
dietro le società lussemburghesi, che gestivano un cospicuo patrimonio
immobiliare, vi era in realtà un imprenditore italiano di 68 anni,
risultato da sempre evasore totale.
L'uomo non avrebbe tra l'altro mai fatta una dichiarazione dei redditi
dal 1997 al 2008, mentre ha segnalato al fisco per gli anni di imposta
2009 e 2010 un importo rispettivamente di 4 e 5 euro, la moglie invece
ha dichiarato per il 2010 un solo euro di reddito.
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