27 novembre 2011

L'amante la molla, lei va all'FBI e lo denuncia come terrorista

MILANO - Sedotta, abbandonata e alla fine anche arrestata. La
californiana Lizet Sariol si è voluta vendicare perfidamente dell'uomo
con cui aveva avuto una fugace, ma intensa storia d'amore. Lasciata da
un giorno all'altro dall'amante francese Adnen Mansouri, deciso a
tornare in madrepatria con il primo aereo in partenza dall'aeroporto di
Los Angeles, la quarantacinquenne l'ha prima minacciato e poi denunciato
alla United Airlines come un pericoloso terrorista. Subito è scattato
l'allarme e sono partite le indagini dell'Fbi. Tuttavia, dopo lunghi
controlli e inutili attese, le autorità americane hanno appurato che il
transalpino era solo un inguaribile seduttore e l'hanno lasciato
partire. Diversa la sorte della californiana dal cuore infranto: la
donna, originaria di Temple City, è stata portata in carcere per aver
diffuso il falso allarme terroristico e adesso rischia cinque anni di
carcere. LA FALSA DENUNCIA - La falsa denuncia è stata diffusa con una
telefonata lo scorso 25 settembre, ma solo mercoledì scorso la Sariol è
stata interrogata e ha ammesso le sue colpe. La donna ha confessato che
quel giorno era molto incollerita, anche perché l'uomo l'aveva
cancellata dagli amici su Facebook. Piena di rabbia, ha telefonato alla
compagnia aerea e parlando con un responsabile della United Airlines,
senza rendere note le sue generalità, ha dichiarato che Adnen Mansouri e
il suo compagno di viaggio Salim Oumahdi «costituivano una minaccia per
uno dei voli che sarebbe partito in giornata». La quarantacinquenne ha
rilevato di aver avuto una relazione con «uno dei due passeggeri» e di
aver ricevuto messaggi minacciosi. Senza mai usare le parole «bombe» o
terrorista, ha fatto capire che «i due stranieri» erano un pericolo per
il paese e bisogna fermarli. L'INTERVENTO DELL'FBI - In un batter
d'occhio gli agenti dell'Fbi hanno scovato nell'aeroporto di Los Angeles
i transalpini e li hanno interrogati. In primo momento la coppia
francese è rimasta incredula. Dopo aver spiegato agli agenti di essere
solo dei turisti, in vacanza in California da circa 3 mesi, Mansouri ha
raccontato la sua tormentata storia sentimentale con la Lizet Sariol.
L'uomo ha spiegato che aveva terminato la relazione all'improvviso e ha
confessato che ciò ha reso furiosa l'ormai ex amante. Mansouri ha alla
fine mostrato alla polizia la sua pagina Facebook dove erano conservati
più di 40 messaggi della donna. Uno di questi, inviato il giorno prima,
era particolarmente minaccioso: «Non provare a salire su quell'aereo -
scriveva la donna - Chiamo l'Fbi. Spero che abbiate buoni avvocati». A
questo punto gli agenti hanno capito che i due transalpini non erano per
niente una minaccia e li ha lasciati partire. La Sariol è stata
arrestata nei giorni scorsi: accusata di aver diffuso informazioni false
e dichiarazioni fuorvianti su una presunta minaccia terroristica, dovrà
pagare 20.000 dollari di cauzione se vuole uscire temporaneamente dal
carcere e attendere a piede libero il giudizio del tribunale penale di
Los Angeles. ] MILANO - Sedotta, abbandonata e alla fine anche
arrestata. La californiana Lizet Sariol si è voluta vendicare
perfidamente dell'uomo con cui aveva avuto una fugace, ma intensa storia
d'amore. Lasciata da un giorno all'altro dall'amante francese Adnen
Mansouri, deciso a tornare in madrepatria con il primo aereo in partenza
dall'aeroporto di Los Angeles, la quarantacinquenne l'ha prima
minacciato e poi denunciato alla United Airlines come un pericoloso
terrorista. Subito è scattato l'allarme e sono partite le indagini
dell'Fbi. Tuttavia, dopo lunghi controlli e inutili attese, le autorità
americane hanno appurato che il transalpino era solo un inguaribile
seduttore e l'hanno lasciato partire. Diversa la sorte della
californiana dal cuore infranto: la donna, originaria di Temple City, è
stata portata in carcere per aver diffuso il falso allarme terroristico
e adesso rischia cinque anni di carcere.

LA FALSA DENUNCIA - La falsa denuncia è stata diffusa con una telefonata
lo scorso 25 settembre, ma solo mercoledì scorso la Sariol è stata
interrogata e ha ammesso le sue colpe. La donna ha confessato che quel
giorno era molto incollerita, anche perché l'uomo l'aveva cancellata
dagli amici su Facebook. Piena di rabbia, ha telefonato alla compagnia
aerea e parlando con un responsabile della United Airlines, senza
rendere note le sue generalità, ha dichiarato che Adnen Mansouri e il
suo compagno di viaggio Salim Oumahdi «costituivano una minaccia per uno
dei voli che sarebbe partito in giornata». La quarantacinquenne ha
rilevato di aver avuto una relazione con «uno dei due passeggeri» e di
aver ricevuto messaggi minacciosi. Senza mai usare le parole «bombe» o
terrorista, ha fatto capire che «i due stranieri» erano un pericolo per
il paese e bisogna fermarli.

L'INTERVENTO DELL'FBI - In un batter d'occhio gli agenti dell'Fbi hanno
scovato nell'aeroporto di Los Angeles i transalpini e li hanno
interrogati. In primo momento la coppia francese è rimasta incredula.
Dopo aver spiegato agli agenti di essere solo dei turisti, in vacanza in
California da circa 3 mesi, Mansouri ha raccontato la sua tormentata
storia sentimentale con la Lizet Sariol. L'uomo ha spiegato che aveva
terminato la relazione all'improvviso e ha confessato che ciò ha reso
furiosa l'ormai ex amante. Mansouri ha alla fine mostrato alla polizia
la sua pagina Facebook dove erano conservati più di 40 messaggi della
donna. Uno di questi, inviato il giorno prima, era particolarmente
minaccioso: «Non provare a salire su quell'aereo - scriveva la donna -
Chiamo l'Fbi. Spero che abbiate buoni avvocati». A questo punto gli
agenti hanno capito che i due transalpini non erano per niente una
minaccia e li ha lasciati partire. La Sariol è stata arrestata nei
giorni scorsi: accusata di aver diffuso informazioni false e
dichiarazioni fuorvianti su una presunta minaccia terroristica, dovrà
pagare 20.000 dollari di cauzione se vuole uscire temporaneamente dal
carcere e attendere a piede libero il giudizio del tribunale penale di
Los Angeles.

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