24 gennaio 2012

Palpate in coda al cinema, donne furiose circondano 53enne che se la vede brutta

TREVISO - Si è messo disciplinatamente in coda, alla biglietteria del
Cinecity di Silea, per acquistare un biglietto e assistere alla
proiezione di un film. Domenica pomeriggio, cinema pieno di gente.
Genitori con i figli, coppiette, ragazzi. Una calca perfetta per
nascondere le reali intenzioni di quel 53enne, nato a Modena ma
residente a Padova. Perchè lui, D.M., non era per nulla interessato alle
pellicole con i divi del momento. Approfittava della ressa per allungare
le mani e toccare il "lato B" delle donne in coda davanti a lui. Non una
o due volte. Ma più e più volte. Tanto è vero che cambiava fila,
fingendo indecisione, per non lasciarsi scappare nemmeno un posteriore.

Il "palpeggiatore seriale", sceglieva le sue vittime fra le giovani
carine e con indumenti attillati. Ma è stato alla fine smascherato. Ad
insospettirsi una brasiliana 35enne che domenica, alle 16.15, era in
coda con i due figlioletti. All'inizio pensava fossero i piccoli a
strusciarsi addosso. Poi, ha capito e ha fulminato l'uomo che,
prontamente, ha ritirato la mano nascondendola sotto il giaccone.
Peccato che, la donna, l'abbia rivisto in azione cinque minuti dopo, al
bar, con una trevigiana 49enne. A quel punto è scoppiata. Ha cominciato
a inveire nei confronti dell'uomo dalla mano morta e, a lei, si è unita
l'altra trevigiana e, poi, altre donne che avevano subìto lo stesso
trattamento.

Il chiasso ha richiamato immediatamente il personale della vigilianza e
il direttore del Cinecity. È stato quest'ultimo a telefonare alle
Volanti che, intervenute sul posto, hanno visto il 53enne all'angolo,
che era stato costretto a sedersi su un divanetto, circondato da donne
furibonde. Ad un controllo degli agenti della polizia l'uomo è risultato
già segnalato per fatti simili. A quel punto, però, nessuna delle donne
ha sporto querela e il "palpeggiatore" è stato invitato a lasciare il
cinema.

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