1 gennaio 2013

Si inietta olio d'oliva nel pene per aumentarne le dimensioni, ma va male e glielo amputano

Ingrandire il pene con delle iniezioni di olio d’oliva: una pratica certamente discutibile dal punto di vista medico ma che in Thailandia è una realtà da molti anni.
Nelle strutture ospedaliere del Paese asiatico sono decine ogni mese i pazienti in cura per infezioni ai genitali derivanti dall’essersi sottoposti a questo tipo di procedura.
Come riferito dal Bangkok Post però, per la prima volta si è reso necessario amputare il pene ad un uomo che aveva sviluppato una pericolosa forma di cancro ai genitali.
L’uomo si era sottoposto all’allungamento del pene mendiate iniezioni di olio d’oliva qualche anno prima. Era già stato in ospedale per curare delle infezioni, ma i suoi problemi non erano mai risultati così gravi da rendere necessaria l’amputazione.
La convinzione che l’olio d’oliva possa portare ad un aumento delle dimensioni del pene è poi tutta ancora da dimostrare.
“Non esiste una procedura medica per aumentare la dimensione e farlo funzionare correttamente senza causare danni. Normalmente, la procedura viene utilizzata per la disfunzione erettile”,
ha detto Jongjate Aojanepong, chirurgo presso il Police General Hospital di Bangkok, aggiungendo che l’olio di oliva, non potendo essere assorbito nel corpo, provoca irritazioni e la produzione di tessuto connettivo che può trasformarsi in cellule tumorali.
Si stima che in Thailandia decine di migliaia di uomini si siano sottoposti a questa procedura e tutti quanti dovrebbero farsi vedere da un medico al più presto. In alcuni ospedali il personale dedicato ad assistere questa tipologia di pazienti è stato aumentato e ad esso sono stati affiancati team di psicologi e psicoterapeuti.

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