
Gli agenti lo hanno scoperto durante il "viaggio" dell'ultimo dell'anno, quando una delle guardie lo ha visto un pò appesantito, visto che gli avevano legato con nastro adesivo al corpo telefonini e chip, un caricatore da cellulare e alcuni strumenti da utilizzare per un'eventuale fuga, ha riferito il responsabile del sindacato delle guardie penitenziarie della città, Marcelo Avelino. Il «materiale» trasportato serviva per scavare tunnel e per pianificare, via cellulare con i complici fuori dal carcere, i colpi da fare in città.
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