30 gennaio 2013
Veleno in vagina per uccide il marito litigioso
A Rio Preto, in Brasile, pare che le mogli dopo animate discussioni non
scherzino affatto e siano piuttosto vendicative. Un uomo di 43 anni,
infatti, ha denunciato sua moglie dopo che lei ha tentato di
assassinarlo mettendosi del veleno nella vagina e obbligandolo ad avere
un rapporto orale con lei. I due poco prima avevano litigato
pesantemente; e il cambiamento d'umore repentino di lei, ha fatto salire
i sospetti al marito che prima di praticare sesso orale (che ricordiamo
dicono provochi il cancro alla gola) ha avvertito un forte odore intorno
all'organo sessuale della moglie, ma non l'ha scampata perché ha
comunque inalato i fumi del veleno, sentendosi male quasi subito.
L'uomo, successivamente, si è recato in ospedale per capire che cosa
fosse successo e le analisi del sangue hanno svelato che erano presenti
sostanze tossiche nel suo organismo. L'uomo se l'è cavata con una
lavanda gastrica, mentre la moglie è scappata senza lasciare traccia. La
donna, adesso, è ricercata per tentato omicidio e in attesa di processo.
Occhio uomini (e donne) che il sesso dopo la lite non sempre è riparatore…
scherzino affatto e siano piuttosto vendicative. Un uomo di 43 anni,
infatti, ha denunciato sua moglie dopo che lei ha tentato di
assassinarlo mettendosi del veleno nella vagina e obbligandolo ad avere
un rapporto orale con lei. I due poco prima avevano litigato
pesantemente; e il cambiamento d'umore repentino di lei, ha fatto salire
i sospetti al marito che prima di praticare sesso orale (che ricordiamo
dicono provochi il cancro alla gola) ha avvertito un forte odore intorno
all'organo sessuale della moglie, ma non l'ha scampata perché ha
comunque inalato i fumi del veleno, sentendosi male quasi subito.
L'uomo, successivamente, si è recato in ospedale per capire che cosa
fosse successo e le analisi del sangue hanno svelato che erano presenti
sostanze tossiche nel suo organismo. L'uomo se l'è cavata con una
lavanda gastrica, mentre la moglie è scappata senza lasciare traccia. La
donna, adesso, è ricercata per tentato omicidio e in attesa di processo.
Occhio uomini (e donne) che il sesso dopo la lite non sempre è riparatore…
VIVONO PER 40 ANNI NELLA TAIGA RUSSA:,"HITLER E GUERRA? MAI SAPUTO"
Si racconta di soldati giapponesi relegati su qualche isoletta del
Pacifico che solo dopo anni sono venuti a sapere della fine della
Seconda guerra mondiale, ma non si era mai saputo nulla di una famiglia
russa che ha vissuto per quarant'anni, dal 1936 al 1978, nella taiga
siberiana desolata senza alcun contatto con il mondo circostante.
La famiglia ha vissuto nascosta a 150 miglia dall'insediamento noto più
vicino, senza giornali o tecnologia, tanto da non sapere nulla dello
scoppio (e della fine) della Seconda guerra mondiale nè di Hitler o
Mussolini. Karp Lykov, il capofamiglia, la moglie Akulina e due figli di
9 e 2 anni al momento della partenza, facevano parte di una setta
religiosa ortodossa perseguitata dagli Zar e dai sovietici, così, dopo
che le armate rosse spararono al fratello di Karp, scelsero di
nascondersi nelle campagne. Qui hanno vissuto di agricoltura, e nel
frattempo la famiglia si è allargata con altri due bambini.
La famiglia è stata trovata da un gruppo di scienziati sovietici guidati
da Galina Pismenskaya nel 1978.
Pacifico che solo dopo anni sono venuti a sapere della fine della
Seconda guerra mondiale, ma non si era mai saputo nulla di una famiglia
russa che ha vissuto per quarant'anni, dal 1936 al 1978, nella taiga
siberiana desolata senza alcun contatto con il mondo circostante.
La famiglia ha vissuto nascosta a 150 miglia dall'insediamento noto più
vicino, senza giornali o tecnologia, tanto da non sapere nulla dello
scoppio (e della fine) della Seconda guerra mondiale nè di Hitler o
Mussolini. Karp Lykov, il capofamiglia, la moglie Akulina e due figli di
9 e 2 anni al momento della partenza, facevano parte di una setta
religiosa ortodossa perseguitata dagli Zar e dai sovietici, così, dopo
che le armate rosse spararono al fratello di Karp, scelsero di
nascondersi nelle campagne. Qui hanno vissuto di agricoltura, e nel
frattempo la famiglia si è allargata con altri due bambini.
La famiglia è stata trovata da un gruppo di scienziati sovietici guidati
da Galina Pismenskaya nel 1978.
29 gennaio 2013
27 gennaio 2013
26 gennaio 2013
FA SESSO CON UN PUPAZZO DI NEVE:,VA IN OSPEDALE COL PENE "CONGELATO"
Di sicuro non ha pensato di rompere il ghiaccio ed è andato subito al
sodo: Kenneth Guillespie, un senzatetto inglese di 64 anni, è stato
sorpreso mezzo nudo in strada, a Blackburn, in Gran Bretagna. L'uomo non
deve aver preso in considerazione le conseguenze delle sue azioni perché
è stato scoperto mentre tentava di avere un rapporto sessuale con un
pupazzo di neve. L'incontro un po' troppo 'gelido' lo ha mandato dritto
in ospedale. Le sue parti intime, infatti, erano letteralmente congelate.
Alcuni testimoni hanno raccontato a "Busted in Acadiana", la fonte , che
Kenneth era solito ubriacarsi e gridare in mezzo alla strada. "Il
congelamento del pene, hanno spiegato i medici, sembra una cosa
divertente ma è invece una cosa seria. Può causare un'infezione e la
cancrena, e persino richiedere l'amputazione del membro". Guillespie se
l'è cavata, ma dovrà temere la vendetta della comunità e dei bambini a
cui ha rovinato il pupazzo di neve.
sodo: Kenneth Guillespie, un senzatetto inglese di 64 anni, è stato
sorpreso mezzo nudo in strada, a Blackburn, in Gran Bretagna. L'uomo non
deve aver preso in considerazione le conseguenze delle sue azioni perché
è stato scoperto mentre tentava di avere un rapporto sessuale con un
pupazzo di neve. L'incontro un po' troppo 'gelido' lo ha mandato dritto
in ospedale. Le sue parti intime, infatti, erano letteralmente congelate.
Alcuni testimoni hanno raccontato a "Busted in Acadiana", la fonte , che
Kenneth era solito ubriacarsi e gridare in mezzo alla strada. "Il
congelamento del pene, hanno spiegato i medici, sembra una cosa
divertente ma è invece una cosa seria. Può causare un'infezione e la
cancrena, e persino richiedere l'amputazione del membro". Guillespie se
l'è cavata, ma dovrà temere la vendetta della comunità e dei bambini a
cui ha rovinato il pupazzo di neve.
25 gennaio 2013
24 gennaio 2013
23 gennaio 2013
20 gennaio 2013
19 gennaio 2013
La professoressa è un'ex pornostar: «Non può insegnare alle medie»
Film a luci rosse e insegnamento non possono andare d'accordo: lo ha
stabilito un tribunale della California, secondo cui l'ex pornostar
Stacie Halas, conosciuta come Tiffany Six, non potrà lavorare come
professoressa in una scuola media a causa della sua (ex) carriera come
attrice di pellicole hard.
La sentenza. «Anche se quella fase della vita è finita, la presenza dei
suoi lavori su internet continuerà ad impedirle di essere una insegnante
rispettata», ha scritto il giudice Julie Cabos-Owen. Halas, 32 anni, è
stata licenziata nell'aprile del 2012 come insegnante di scienze alla
Haydock Intermediate School di Oxnard, nel Golden State, dopo che alcuni
studenti e insegnanti hanno scoperto online video pornografici della
professoressa, la quale non aveva rivelato a nessuno del suo passato.
Ad applaudire la decisione del tribunale è stato il sovrintendente del
distretto scolastico, Jeff Chancer: secondo lui, la carriera come
attrice a luci rosse di Halas è assolutamente incompatibile con le sue
responsabilità verso gli studenti, e non può essere per loro un modello
di comportamento. «Speravamo di poter cambiare le cose. La mia cliente
ha un passato, nel quale tuttavia non è stato fatto male a nessuno, nè
nulla di illegale», ha affermato l'avvocato della donna, Richard Schwab,
dicendosi deluso della decisione.
stabilito un tribunale della California, secondo cui l'ex pornostar
Stacie Halas, conosciuta come Tiffany Six, non potrà lavorare come
professoressa in una scuola media a causa della sua (ex) carriera come
attrice di pellicole hard.
La sentenza. «Anche se quella fase della vita è finita, la presenza dei
suoi lavori su internet continuerà ad impedirle di essere una insegnante
rispettata», ha scritto il giudice Julie Cabos-Owen. Halas, 32 anni, è
stata licenziata nell'aprile del 2012 come insegnante di scienze alla
Haydock Intermediate School di Oxnard, nel Golden State, dopo che alcuni
studenti e insegnanti hanno scoperto online video pornografici della
professoressa, la quale non aveva rivelato a nessuno del suo passato.
Ad applaudire la decisione del tribunale è stato il sovrintendente del
distretto scolastico, Jeff Chancer: secondo lui, la carriera come
attrice a luci rosse di Halas è assolutamente incompatibile con le sue
responsabilità verso gli studenti, e non può essere per loro un modello
di comportamento. «Speravamo di poter cambiare le cose. La mia cliente
ha un passato, nel quale tuttavia non è stato fatto male a nessuno, nè
nulla di illegale», ha affermato l'avvocato della donna, Richard Schwab,
dicendosi deluso della decisione.
18 gennaio 2013
17 gennaio 2013
Sent - Ti Amo
mi sembra ieri che ho stretto le tue mani e ti ho detto amore mio ti amo e io ti amo sembra ieri eppure un po che sorridiamo mano nella mano camminiamo insieme camminiamo per la strada della vita che sogniamo e che vogliamo basta poco ci basta un cielo stellato per ricordare il silenzio come quando tutto è iniziato ci ho pensato che in fondo sono stato fortunato lanciato tra le tue braccia poi ti ho preso ti ho baciato e coccolato protetta dal male che insiste nel volermi rendere triste ma adesso ho un cuore che resiste e esiste solo per te quindi proteggilo dal male e da cio che puo fargli male da un mondo cosi banale ma è normale che questo vale pure per me ci metto l anima e il cuore tutti i giorni per dirti che non avrebbe piu senso neanche un giorno senza di te la vita ha solo un senso se posso viverla con te
amami e in fondo vedrai che non è cosi strano volersi bene ed andare in giro mano nella mano
per sempre resteremo insieme è questo che vogliamo scrivere un messaggio e dirti amore mio ti amo
stringimi forte abbracciami e baciami ancora non voglio stare da solo senza di te nemmeno un ora ora che ti ho trovato non ti lascerò andare ma ora che ti ho baciato non ti lascerò andare non mi lasciare stringimi forte non mi lasciare non avere paura io sono qui per restare e restare sempre insieme a te perchè se è cio che voglio è stare sempre insieme a te perchè è ciò che tutt ora voglio io ti voglio voglio portarti dove non sei stata mai e voglio solo guardarti non ci lasceremo mai so che tu non lo sai ma adesso so cosa ci aspetta e costruirci oggi una vita su misura quindi perfetta odesso aspetta è vero che la vita va di fretta ma il tempo bastardo non ci toglie cio che ci spetta la nostra vita è solo nostra noi la viviamo ma adesso ascoltami bene devo dirti quanto ti amo quindi
vedrai il mondo non è cosi non è cosi strano volersi bene ed andare in giro mano nella mano
per sempre resteremo insieme è questo che vogliamo scrivere un messaggio e dirti amore mio ti amo
amami e in fondo vedrai che non è cosi strano volersi bene ed andare in giro mano nella mano
per sempre resteremo insieme è questo che vogliamo scrivere un messaggio e dirti amore mio ti amo
stringimi forte abbracciami e baciami ancora non voglio stare da solo senza di te nemmeno un ora ora che ti ho trovato non ti lascerò andare ma ora che ti ho baciato non ti lascerò andare non mi lasciare stringimi forte non mi lasciare non avere paura io sono qui per restare e restare sempre insieme a te perchè se è cio che voglio è stare sempre insieme a te perchè è ciò che tutt ora voglio io ti voglio voglio portarti dove non sei stata mai e voglio solo guardarti non ci lasceremo mai so che tu non lo sai ma adesso so cosa ci aspetta e costruirci oggi una vita su misura quindi perfetta odesso aspetta è vero che la vita va di fretta ma il tempo bastardo non ci toglie cio che ci spetta la nostra vita è solo nostra noi la viviamo ma adesso ascoltami bene devo dirti quanto ti amo quindi
vedrai il mondo non è cosi non è cosi strano volersi bene ed andare in giro mano nella mano
per sempre resteremo insieme è questo che vogliamo scrivere un messaggio e dirti amore mio ti amo
16 gennaio 2013
Fotomontaggi hard su Facebook: cyber,molestatrice sbeffeggia le rivali in amore
Uno scherzo, una presa in giro, una forma di vendetta per qualche sgarbo
sentimentale, o semplicemente un tentativo di attirare l'attenzione.
Poco importa: per quei fotomontaggi al limite tra hard e diffamazione
fatti girare in internet, una ragazza di 23 anni di Dosson di Casier ora
rischia una condanna per molestie con una pena detentiva fino a sei
mesi, che convertita in pecuniaria si tradurrebbe in una multa di 45
mila euro.
Il "potere" di photoshop e di Facebook le si è insomma ritorto contro.
Con una violenza tale che nemmeno lei si sarebbe mai aspettata. A
denunciare i fatti alle forze dell'ordine erano state, nel luglio
scorso, le stesse vittime di quelle immagini ritoccate ad arte (con
tanto di commenti non proprio lusinghieri come ad esempio: «Le t... del
Triveneto») le quali avevano scoperto per caso che i loro volti,
accostati a corpi seminudi in atteggiamenti che lasciavano poco spazio
all'immaginazione, venivano postati sul più famoso e utilizzato dei
social network o caricati in altri siti sul web.
La ragazza venne subito iscritta nel registro degli indagati per
l'ipotesi di reato di molestie e il sostituto procuratore Massimo De
Bortoli, titolare del fascicolo aperto a suo carico, ordinò una
perquisizione nella casa della 23enne. La polizia giudiziaria, dopo il
blitz, mise sotto sequestro il computer dell'indagata oltre a decine e
decine di stampe su fogli A3 e A4 dei suoi "lavori". Spulciando tra i
vari file, sarebbero 29 quelli rilevanti nell'inchiesta della Procura di
Treviso, tutti in formato jpeg, e un solo file word con le "prove" dei
fotoritocchi incriminati.
La ragazza, difesa dall'avvocato Alessandra Nava, ha formalmente
presentato istanza di dissequestro del materiale in mano agli
inquirenti, per poter valutare quale possa essere la linea difensiva più
idonea, ma soprattutto per fare chiarezza su quanto accaduto, che
potrebbe essere inteso soltanto come un equivoco. Le persone colpite
dalla cyber-molestatrice, nonostante la mole di fotomontaggi acquisiti
in fase d'indagine, sono sempre le stesse: due ragazze e un ragazzo. Non
è remota l'ipotesi che l'indagata si fosse invaghita del giovane e
avesse soltanto espresso, con il metodo sbagliato, un sentimento di
gelosia nei suoi confronti. Di certo c'è che rischia fino a sei mesi di
reclusione convertibili in pena pecuniaria, che si tradurrebbe in una
multa di 250 euro per ogni giorno di carcere.
sentimentale, o semplicemente un tentativo di attirare l'attenzione.
Poco importa: per quei fotomontaggi al limite tra hard e diffamazione
fatti girare in internet, una ragazza di 23 anni di Dosson di Casier ora
rischia una condanna per molestie con una pena detentiva fino a sei
mesi, che convertita in pecuniaria si tradurrebbe in una multa di 45
mila euro.
Il "potere" di photoshop e di Facebook le si è insomma ritorto contro.
Con una violenza tale che nemmeno lei si sarebbe mai aspettata. A
denunciare i fatti alle forze dell'ordine erano state, nel luglio
scorso, le stesse vittime di quelle immagini ritoccate ad arte (con
tanto di commenti non proprio lusinghieri come ad esempio: «Le t... del
Triveneto») le quali avevano scoperto per caso che i loro volti,
accostati a corpi seminudi in atteggiamenti che lasciavano poco spazio
all'immaginazione, venivano postati sul più famoso e utilizzato dei
social network o caricati in altri siti sul web.
La ragazza venne subito iscritta nel registro degli indagati per
l'ipotesi di reato di molestie e il sostituto procuratore Massimo De
Bortoli, titolare del fascicolo aperto a suo carico, ordinò una
perquisizione nella casa della 23enne. La polizia giudiziaria, dopo il
blitz, mise sotto sequestro il computer dell'indagata oltre a decine e
decine di stampe su fogli A3 e A4 dei suoi "lavori". Spulciando tra i
vari file, sarebbero 29 quelli rilevanti nell'inchiesta della Procura di
Treviso, tutti in formato jpeg, e un solo file word con le "prove" dei
fotoritocchi incriminati.
La ragazza, difesa dall'avvocato Alessandra Nava, ha formalmente
presentato istanza di dissequestro del materiale in mano agli
inquirenti, per poter valutare quale possa essere la linea difensiva più
idonea, ma soprattutto per fare chiarezza su quanto accaduto, che
potrebbe essere inteso soltanto come un equivoco. Le persone colpite
dalla cyber-molestatrice, nonostante la mole di fotomontaggi acquisiti
in fase d'indagine, sono sempre le stesse: due ragazze e un ragazzo. Non
è remota l'ipotesi che l'indagata si fosse invaghita del giovane e
avesse soltanto espresso, con il metodo sbagliato, un sentimento di
gelosia nei suoi confronti. Di certo c'è che rischia fino a sei mesi di
reclusione convertibili in pena pecuniaria, che si tradurrebbe in una
multa di 250 euro per ogni giorno di carcere.
15 gennaio 2013
14 gennaio 2013
LADRI 'GENTILUOMINI': RAPINANO UNA BANCA,MA RISPARMIANO LA PENSIONE DI UN'ANZIANA
Rapina a mano armata in una filiale del Monte dei Paschi di Siena a
Massa: due uomini a volto semicoperto sono entrati in banca questa
mattina intorno alle 11, hanno mostrato due pistole che uscivano appena
dalle tasche dei loro pantaloni, e si sono fatti consegnare poche
migliaia di euro dalla cassiera, incinta, che dopo la rapina ha accusato
un lieve malore e per la quale è stato necessario l'intervento di una
ambulanza del 118. I due sono scappati a bordo di un'auto lasciata a
motore acceso nel piazzale. La testimonianza di un'anziana che si
trovava nella banca al momento della rapina, parla però di «ladri
gentiluomini»: «Avevo in mano tutta la mia pensione - racconta - un
rotolo di soldi molto vistoso. Uno dei due mi ha guardata, mi ha preso
per la spalla e mi ha condotto nell'ufficio del direttore assieme ad
altri utenti. Mi ha detto: non si preoccupi non le facciamo nulla». I
clienti della banca, una decina, sono stati chiusi nell'ufficio del
direttore e liberati soltanto dall'arrivo dei carabinieri.
Massa: due uomini a volto semicoperto sono entrati in banca questa
mattina intorno alle 11, hanno mostrato due pistole che uscivano appena
dalle tasche dei loro pantaloni, e si sono fatti consegnare poche
migliaia di euro dalla cassiera, incinta, che dopo la rapina ha accusato
un lieve malore e per la quale è stato necessario l'intervento di una
ambulanza del 118. I due sono scappati a bordo di un'auto lasciata a
motore acceso nel piazzale. La testimonianza di un'anziana che si
trovava nella banca al momento della rapina, parla però di «ladri
gentiluomini»: «Avevo in mano tutta la mia pensione - racconta - un
rotolo di soldi molto vistoso. Uno dei due mi ha guardata, mi ha preso
per la spalla e mi ha condotto nell'ufficio del direttore assieme ad
altri utenti. Mi ha detto: non si preoccupi non le facciamo nulla». I
clienti della banca, una decina, sono stati chiusi nell'ufficio del
direttore e liberati soltanto dall'arrivo dei carabinieri.
13 gennaio 2013
Una donna di 140 chili sprofonda nel,marciapiede: salvata con la gru
Una donna di quasi 140 chilogrammi di peso è sprofondata di circa due
metri sotto il livello della strada con tutto il marciapiede sul quale
si trovava. È successo a New York: la donna di 31 anni di Queens, si
legge sul New York Post, stava aspettando un autobus tra la East 60th
Street e la Second Avenue, appoggiata ad un angolo di strada per
ripararsi dalla pioggia, quando il pavimento ha ceduto. «Tutto è
accaduto in modo così veloce che lei non ha avuto neanche il tempo di
gridare», ha riferito un testimone.
Dopo l'intervento dei soccoritori - che si sono anche avvalsi di una gru
- la donna è stata ricoverata in ospedale e medicata per le ferite
riportate ad una spalla. Le sue condizioni sono stabili.
metri sotto il livello della strada con tutto il marciapiede sul quale
si trovava. È successo a New York: la donna di 31 anni di Queens, si
legge sul New York Post, stava aspettando un autobus tra la East 60th
Street e la Second Avenue, appoggiata ad un angolo di strada per
ripararsi dalla pioggia, quando il pavimento ha ceduto. «Tutto è
accaduto in modo così veloce che lei non ha avuto neanche il tempo di
gridare», ha riferito un testimone.
Dopo l'intervento dei soccoritori - che si sono anche avvalsi di una gru
- la donna è stata ricoverata in ospedale e medicata per le ferite
riportate ad una spalla. Le sue condizioni sono stabili.
12 gennaio 2013
Famiglia sotto inchiesta per furto di rosmarino
Un'intera famiglia di Valdobbiadene, padre, madre e figlio, è finita
sotto inchiesta per il furto di una piantina di rosmarino e di un vaso
d'insalata. Ed ora ipoteticamente rischia, nel caso si arrivi a
processo, una condanna fino a due anni di reclusione. Se, come pare,
saranno riconosciute le attenuanti del fatto di lieve entità e del
risarcimento del danno, la condanna ipotetica dovrebbe scendere a
quattro mesi.
Il fatto, piuttosto curioso, risale al 30 maggio del 2010 quando la
famiglia trevigiana (assistita dall'avvocato Tullio Tandura) arrivò in
provincia di Belluno per fare una camminata in una località sopra Mel.
Arrivati nei pressi di una casera, i trevigiani videro, appoggiati sotto
una finestra, un vaso di insalata ed una piantina di rosmarino. Senza
preoccuparsi tanto se servissero a qualcuno, si presero la piantina di
rosmarino e l'insalata e scesero verso valle. Durante il camino, però,
la sorte volle che s'imbattessero nella proprietaria della casera. La
donna, risconosciuta la piantina di rosmarino, iniziò a chiedere dove
l'avessero presa. Alla fine della discussione, la donna riuscì a farsi
restituire sia il rosmarino che il vaso d'insalata.
Capitolo chiuso? Neanche per sogno. La donna, infatti, denunciò ai
carabinieri l'episodio e la famiglia di Valdobbiadene, il padre (classe
1935), la madre (classe 1938) ed il figlio (classe 1979), furono
individuati grazie alla targa dell'automobile.
La denuncia ha avuto uno strascico giudiziario. I tre trevigiani,
infatti, nonostante abbiano anche risarcito con 50 euro a testa il furto
della piantina di rosmarino e del vaso d'insalata, risultano a tutti gli
effetti indagati per furto aggravato ed ora, in caso si arrivi a
processo, rischiano ipoteticamente di essere condannati. Con ovviamente
tutte le attenuanti del caso: dal furto di lieve entità al risarcimento
del danno.
sotto inchiesta per il furto di una piantina di rosmarino e di un vaso
d'insalata. Ed ora ipoteticamente rischia, nel caso si arrivi a
processo, una condanna fino a due anni di reclusione. Se, come pare,
saranno riconosciute le attenuanti del fatto di lieve entità e del
risarcimento del danno, la condanna ipotetica dovrebbe scendere a
quattro mesi.
Il fatto, piuttosto curioso, risale al 30 maggio del 2010 quando la
famiglia trevigiana (assistita dall'avvocato Tullio Tandura) arrivò in
provincia di Belluno per fare una camminata in una località sopra Mel.
Arrivati nei pressi di una casera, i trevigiani videro, appoggiati sotto
una finestra, un vaso di insalata ed una piantina di rosmarino. Senza
preoccuparsi tanto se servissero a qualcuno, si presero la piantina di
rosmarino e l'insalata e scesero verso valle. Durante il camino, però,
la sorte volle che s'imbattessero nella proprietaria della casera. La
donna, risconosciuta la piantina di rosmarino, iniziò a chiedere dove
l'avessero presa. Alla fine della discussione, la donna riuscì a farsi
restituire sia il rosmarino che il vaso d'insalata.
Capitolo chiuso? Neanche per sogno. La donna, infatti, denunciò ai
carabinieri l'episodio e la famiglia di Valdobbiadene, il padre (classe
1935), la madre (classe 1938) ed il figlio (classe 1979), furono
individuati grazie alla targa dell'automobile.
La denuncia ha avuto uno strascico giudiziario. I tre trevigiani,
infatti, nonostante abbiano anche risarcito con 50 euro a testa il furto
della piantina di rosmarino e del vaso d'insalata, risultano a tutti gli
effetti indagati per furto aggravato ed ora, in caso si arrivi a
processo, rischiano ipoteticamente di essere condannati. Con ovviamente
tutte le attenuanti del caso: dal furto di lieve entità al risarcimento
del danno.
Quanti ladri (di passeggini) in Gran Bretagna
Ladri di passeggini in azione in Gran Bretagna, soprattutto nelle zone
di Greater Manchester, Northumbria, Lancashire e Kent. Stando infatti ai
dati raccolti da 33 delle 51 forze di polizia del Paese, dal 2009 ad
oggi i furti dei trasportini per bambini sono aumentati del 23%,
passando da 738 a 913 l'anno, con un quarto dei colpi messo a segno
negli androni dei palazzi o all'esterno degli stessi; un quinto nei
parcheggi e stessa percentuale fuori dai locali pubblici.
LA STATISTICA - Ma questa statistica così negativa potrebbe in realtà
essere solo la punta dell'iceberg, perché un'altra indagine, questa
volta condotta dalla compagnia di assicurazioni inglese LV=home
insurance su un campione di 2mila genitori, ha portato alla luce un
rilevante 42% di mancate denunce, soprattutto dei modelli più costosi
(Chicco, Maclaren, Silver Cross e Bugaboo). Comunque sia, sta di fatto
che il fenomeno è in preoccupante crescita e la colpa viene attribuita
alla recessione che, unita al costo esorbitante di alcuni modelli (si
parte da una media di 427 sterline, pari a quasi 520 euro, per la
versione-base per arrivare addirittura a 1.417, ovvero oltre 1.700 euro,
per quella superlusso o tandem), costringe molte famiglie ad acquistare
il passeggino in seconda mano (una prassi seguita da un genitore su
otto, mentre un terzo dice di affidarsi alle aste online), alimentando
così il mercato nero.
LA PROVENIENZA - Non a caso, addirittura un genitore su venti di quelli
intervistati per il sondaggio ha ammesso di essere disposto a chiudere
un occhio sull'incerta provenienza del passeggino (insomma, a comprarne
uno rubato) se il prezzo fosse adeguato alle sue tasche. Un circolo
vizioso che secondo quanto spiegato al Daily Mail da John O'Roarke,
amministratore delegato della compagnia, solo nell'ultimo anno avrebbe
colpito almeno 340mila genitori britannici con un bambino al di sotto
dei cinque anni, per una perdita complessiva stimata in 70 milioni di
sterline (85 milioni di euro), a cui va poi aggiunto il cosiddetto
"danno collaterale", ovvero il costo delle borsette e dei telefonini che
di solito vengono appoggiati sul passeggino dall'incauto genitore e che
spariscono insieme con il trasportino.
di Greater Manchester, Northumbria, Lancashire e Kent. Stando infatti ai
dati raccolti da 33 delle 51 forze di polizia del Paese, dal 2009 ad
oggi i furti dei trasportini per bambini sono aumentati del 23%,
passando da 738 a 913 l'anno, con un quarto dei colpi messo a segno
negli androni dei palazzi o all'esterno degli stessi; un quinto nei
parcheggi e stessa percentuale fuori dai locali pubblici.
LA STATISTICA - Ma questa statistica così negativa potrebbe in realtà
essere solo la punta dell'iceberg, perché un'altra indagine, questa
volta condotta dalla compagnia di assicurazioni inglese LV=home
insurance su un campione di 2mila genitori, ha portato alla luce un
rilevante 42% di mancate denunce, soprattutto dei modelli più costosi
(Chicco, Maclaren, Silver Cross e Bugaboo). Comunque sia, sta di fatto
che il fenomeno è in preoccupante crescita e la colpa viene attribuita
alla recessione che, unita al costo esorbitante di alcuni modelli (si
parte da una media di 427 sterline, pari a quasi 520 euro, per la
versione-base per arrivare addirittura a 1.417, ovvero oltre 1.700 euro,
per quella superlusso o tandem), costringe molte famiglie ad acquistare
il passeggino in seconda mano (una prassi seguita da un genitore su
otto, mentre un terzo dice di affidarsi alle aste online), alimentando
così il mercato nero.
LA PROVENIENZA - Non a caso, addirittura un genitore su venti di quelli
intervistati per il sondaggio ha ammesso di essere disposto a chiudere
un occhio sull'incerta provenienza del passeggino (insomma, a comprarne
uno rubato) se il prezzo fosse adeguato alle sue tasche. Un circolo
vizioso che secondo quanto spiegato al Daily Mail da John O'Roarke,
amministratore delegato della compagnia, solo nell'ultimo anno avrebbe
colpito almeno 340mila genitori britannici con un bambino al di sotto
dei cinque anni, per una perdita complessiva stimata in 70 milioni di
sterline (85 milioni di euro), a cui va poi aggiunto il cosiddetto
"danno collaterale", ovvero il costo delle borsette e dei telefonini che
di solito vengono appoggiati sul passeggino dall'incauto genitore e che
spariscono insieme con il trasportino.
CANE LABRADOR SCAMBIATO PER UN LEONE: PASSANTE CHIAMA LA POLIZIA
Paura a Norfolk, in Virginia, dove un passante ha chiamato il numero di emergenza 911 perché spaventato da quello che pensava fosse un leone. L'animale, che gironzolava tranquillo per le strade della città, altro non era che Charles, un cane che tosato assomiglia al re della giungla. Non è la prima volta che questo labrador di 3 anni viene scambiato per un baby leone. Il suo proprietario, Daniel Painter, ha spiegato di averlo fatto acconciare in quel modo per assomigliare alla mascotte dell'università di Norfolk.
10 gennaio 2013
9 gennaio 2013
8 gennaio 2013
Parente si traveste da befana: bimba di 5 anni muore dalla paura
Festa dell’Epifania finita in tragedia a Vittoria. Una bambina di 5 anni, originaria di Niscemi è morta per arresto cardiocircolatorio alla vista di una parente che, durante una festa in famiglia in una abitazione di Vittoria, aveva indossato i panni di una “vecchina” per portare ai più piccoli i regali della Befana. Vana la corsa verso il pronto soccorso dell'ospedale Guzzardi di Vittoria, dove ai medici non è rimasto altro che constatare il decesso della piccola per arresto cardiocircolatorio. Sono stati gli stessi genitori della bimba a fornire ai medici dell'ospedale la ricostruzione della vicenda, confermando che la figlioletta in passato aveva sofferto di problemi convulsivi ed era stato anche ricoverata per questi motivi.
STRESS EMOTIVO - Secondo quanto ha riferito all'Ansa il primario del Pronto Soccorso, Francesco Palumbo, «è probabile che il decesso sia dovuto a uno “stress emotivo” e che la bimba soffrisse di qualche problema cardiaco o neurologico che finora non era emerso nella sua gravità».
Brasile, corsi di inglese gratuiti alle prostitute
L'arrivo dei turisti non deve coglierle impreparate. Così in Brasile sono stati organizzati corsi di inglese gratuiti per le prostitute di Belo Horizonte , in vista dei mondiali di calcio del 2014.
FRUTTA E VERDURA - Obiettivo, insegnare l'inglese di base: i nomi di «frutta, verdura e legumi», o le indicazioni stradali. Giusto per esaudire le richieste più immediate dei turisti in arrivo in Brasile in occasione della manifestazione sportiva. I corsi prevedono anche alcune lezioni dedicate al linguaggio «tecnico», alla professione. «Oltre ai vocaboli base, saranno illustrati anche i vocaboli più piccanti, più utilizzati durante il lavoro, il sesso», ha spiegato la presidente dell'Associazione delle prostitute di Minas Gerais, Cida Vieira, che è promotrice dell'iniziativa. Fino ad oggi, riferisce il quotidiano Folha de Sao Paulo, circa venti prostitute si sono già iscritte ai corsi. Ma secondo le aspettative degli organizzatori, dovrebbero essere almeno 300 le frequentatrici. I corsi dovrebbero iniziare all'inizio del prossimo marzo e durare da sei a otto mesi. L'associazione starebbe pensando anche a lezioni di lingua francese e italiana.
Russia, il cimitero dei boss a grandezza naturale
Erano soliti trascorrere le loro giornate riscuotendo il pizzo, gambizzando coloro che non pagavano e piazzando esplosivi nelle auto dei loro rivali. Ora l'unico ricordo delle gesta dei gangster che componevano le bande criminali russe del 1990 sono le lapidi che li raffigurano a grandezza naturale nel cimitero di Shirokorechenskoye, nella periferia della città russa di Ekaterinburg. I gangster, tutti vittime della criminalità nel mondo degli affari illeciti, sono riprodotte nel granito: in piedi, in abiti firmati e giacche di pelle, fumano sigarette o giocano a carte e esibiscono i loro vistosi tatuaggi. E guardano il visitatore con aria sorridente o severa. Qui riposa ad esempio Miklhail Kuchin, capo della famigerata banda Centralnaya, ucciso a 35 anni mentre usciva di casa. La pietra tombale lo ritrae vestito con un abito a doppiopetto, mentre stringe nella mano le chiavi della sua amata Mercedes 600. Proprio accanto si trovano le tombe dei gangster Nikolai e Andrei Kravtsov, padre e figlio, fucilati dai killer mentre si trovavano nella loro Volvo nel 1996. Avevano rispettivamente 44 e 22 anni. In un enorme tomba, poi, è sepolto Oleg Vagin, accanto alle sue tre guardie del corpo armate: tutti massacrati nel 1992. Un trionfo del kitsch che si coniuga al dolore dei parenti e all'omaggio degli adepti
Yu, la milionaria cinese che pulisce le strade per dare il buon esempio ai figli
Yu Youzhen nasce povera. Negli anni '80 faceva la contadina nel distretto di Wuhan in Cina e dall'alba al tramonto lavorava per mettere da parte quei soldi che dopo tanti anni gli hanno consentito di acquistare una casa a tre piani nella campagna. Nel 2008, grazie alle nuove politiche governative sul recupero dei terreni agricoli, ha rivenduto la casa al governo ricavandone ben ventuno appartamenti. Dei 21, 4 li ha rivenduti e può a tutti gli effetti considerarsi una milionaria. Ma Yu ha deciso di lavorare come operatore sanitario per le strade, con uno stipendio mensile di 1420 yuan, pari a circa 173 euro. Si alza tutti i giorni alle tre di mattina e ha un giorno libero a settimana. A chi le chiede perché tanto sacrificio con un conto in banca milionario, Yu risponde: "Voglio dare un esempio ai miei figli. Non si può starsene a casa semplicemente, e mangiarsi un'intera fortuna". Il figlio fa l'autista e guadagna 2000 yuan (245 euro), la figlia è impiegata e ne prende 3000 (367 euro)
Film porno durante il tg: l'errore è a luci rosse
Un film porno sullo sfondo dello studio del tg. È successo in Svezia alla rete Tv4. Durante l'edizione del mattino è partito - accidentalmente - un film a luci rosse su uno schermo alle spalle della conduttrice. Il motivo sarebbe da attribuire ad una errata messa in onda, considerando che la rete tv possiede anche altri canali, alcuni di questi per un pubblico adulto.
Positivo all'alcol test mangia il referto e scappa
Positivo all'alcol test mangia il referto dell'etilometro e dopo una breve fuga a piedi viene bloccato e arrestato.
È la cronaca di una domenica da brivido e non solo per colpa delle temperature. Tutto è avvenuto in zona Bastia nel corso di un controllo stradale messo atto, nell'ambito della prevenzione delle stragi del sabato sera, dalla polizia stradale. Protagonista dell'insolito fine settimana, è uno straniero 30enne regolare in Italia, che era da poco uscito dal lavoro. Ieri mattina, in tribunale a Perugia, il processo per direttissima.
Una domenica da brivido, si diceva, perché quanto accaduto in una manciata di minuti sembra il canovaccio di un racconto noir. Il 30enne s'è fermato all'alt della polizia stradale e, stando alla prima ricostruzione dell'accaduto, è stato sottoposto, come altri automobilisti durante i controlli notturni, all'etilometro. Il primo responso ha segnalato la positività all'alcol e quindi s'è proceduto con la seconda prova. All'uscita del referto stampato dal macchinario di rilevamento, il giovane l'avrebbe preso e poi, portandoselo alla bocca, se lo sarebbe mangiato. Poi la fuga a piedi per tentare in qualche modo di allontanarsi. I poliziotti a quel punto l'hanno inseguito correndo e poco dopo l'hanno bloccato. E' scattato, quindi, l'arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Ieri mattina l'udienza per direttissima dove il ragazzo è comparso in aula assistito dal suo legale di fiducia, l'avvocato Luca Brufani. L'arresto è stato convalidato, il giovane, incensurato, è stato rimesso in libertà in attesa dell'udienza fissata per marzo.
lo scoiattolo è in pericolo, la cittadina di Watford si mobilita
Ci sono voluti sette pompieri, seimila sterline e tre autopompe per salvare un piccolo scoiattolo rimasto intrappolato in mezzo alle canne di uno stagno nella città di Watford in Inghilterra. Tutto è iniziato con la telefonata ai pompieri di un abitante che aveva visto l'animaletto in difficoltà. I vigili del fuoco sono intervenuti e hanno creato una passerella formata da tre scale; lo scoiattolo si è tranquillizzato, e si è buttato in acqua per raggiungere la salvezza. A Watford c'è stato chi ha applaudito al salvataggio e chi ha contestato la sproporzione dell'intervento rispetto alla situazione
Si chiude dentro il frigo e muore asfissiato
Un bambino di 3 anni è stato trovato morto in casa all'interno di un frigorifero, a Kazan, capitale della repubblica del Tatarstan. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando le forze dell'ordine locale. Il piccolo viveva con lo zio e la madre. Quest'ultima ha riferito di essersi svegliata nella notte e di non aver trovato il figlioletto a letto. Dopo averlo cercato per tutta la casa, ha scoperto il corpicino ormai privo di vita dentro il frigorifero. Secondo una prima ricostruzione, il bimbo, morto per asfissia, sarebbe entrato nel frigo chiudendo la porta dall'interno.
'ANNUSA' I FONDOSCHIENA NEI BAGNI: MANIACO ARRESTATO A TAIWAN
Una strana mania quella di un uomo che ama intrufolarsi nei bagni e "odorare" il lato b di coloro che usano la toilette. L'annusatore folle e seriale è stato incastrato con un video girato da un operatore e beccato in flagranza di reato. Succede a Taiwan, dove il "maniaco" è stato costretto ad abbandonare i bagni. Il filmato è stato diffuso in rete.
LA CAMERIERA SERVE NUDA AI TAVOLI NEL SUO ULTIMO GIORNO DI LAVORO
Era il suo ultimo giorno di lavoro, e per la sorpresa dei clienti del pub Roberta's di Booklyn, New York, la cameriera si è presentata semi-nuda al locale. A coprire le sue nudità solo un paio di calze dalla rete molto grossa e un piccolo grembiule. Sulla schiena, la scritta "Peace Out".
La foto dello strano modo di congedarsi da capo e clienti è finita su twitter grazie a Vicky Oyomba, evidentemente sorpresa dall'accaduto.
STRANGOLA LA FIDANZATA CON I RASTA E SCAPPA: ARRESTATO UN 32ENNE
Ha aggredito la sua fidanzata dopo una lite con un'arma stranamente impropria: i suoi lunghi rasta. Anche conosciuti come dreadlocks, sono formati da capelli intrecciati in modo inestricabile e sono stati resi celebri dal movimento del Rastafarianesimo jamaicano.
Il tutto è accaduto lunedì pomeriggio a Portland, nell'Oregon. Durante una lite con la fidanzata il 32enne Caleb Grotberg avrebbe provato a strangolarla con i suoi lunghi capelli per poi lasciarla in casa agonizzante. All'arrivo della polizia, la giovane ha raccontato l'accaduto agli agenti che hanno fermato l'uomo, ora in stato di fermo nel carcere di Multnomah. L'accusa è quella di aggressione di quarto grado e sequestro, poiché non è contemplata una categoria di reato più appropriata a quanto realmente accaduto.
Professore avvisa gli alunni via Facebook: “Ho un'idea: lunedì compito in classe”
Il compito in classe? Il professore lo annuncia su Facebook. Succede all'istituto Rolando da Piazzola di Piazzola sul Brenta, settecento studenti e un'ottantina di docenti. Uno di loro, Gabriele Zuppa, cattedra di Storia e filosofia, ha ben pensato di comunicare la verifica scritta ai suoi alunni pubblicando il 3 gennaio, sul social network più cliccato del momento, il seguente post: "Oggi mi è venuta la bella idea di farvi un compitino sulle crociate lunedì, al rientro. Volevo farvi una sorpresa, ma poi ho temuto che iniziaste troppo male il quadrimestre. Così ve lo dico".
L'annuncio, scritto all'ora di pranzo, all'interno del "gruppo-classe informatico" di cui fanno parte 17 studenti, ha destato molta sorpresa, scatenando una pioggia di web-commenti. Buon per quelli, tra i suoi allievi, che hanno dato un'occhiatina a Fb, sorridono dal sito Skuola.net che al ritorno sui banchi, dopo le vacanze natalizie, ha dedicato un focus citando il singolare caso dell'insegnante di Padova.
E ieri mattina, alla ripresa delle lezioni, cos'è successo? "Alla fine il prof ha deciso, sempre a sorpresa, di commentare i nostri post su Facebook prima di fare il compito ma, resosi conto dopo mezz'ora di discussione che fissare una verifica su Fb su un argomento peraltro non svolto andava contro il regolamento scolastico, ha deciso di annullarla - spiegava ieri pomeriggio uno studente della "classe 2.0" - e di fissarne un'altra, questa perfettamente regolare, lunedì prossimo su tutto il programma svolto finora. Quindi niente verifica oggi, anche se eravamo preparati".
E non poteva che essere così, visto che gli interessati erano stati informati, sebbene attraverso una modalità inconsueta, in un tam-tam informatico che ha ben presto fatto il giro dei pc. L'auspicata e non pienamente realizzata digitalizzazione della scuola sta tuttavia introducendo un notevole cambiamento nelle abitudini di studenti e professori. «In passato chiuse le scuole, la comunicazione con i docenti era interrotta. Oggi - dicono da Skuola.net - il crescente utilizzo dei social network da parte degli insegnanti anche per assegnare compiti o consegnare materiale didattico permette di mantenere virtualmente aperte le classi».
6 gennaio 2013
I MIGLIORI TWEET CON L’HASHTAG #faiunadomandaalpapa
I MIGLIORI TWEET CON L’HASHTAG #faiunadomandaalpapa
#faiunadomandaalpapa essendo lei un pastore tedesco é vero che devo moltiplicare x 7 per scoprire quanti anni ha realmente?
#faiunadomandaalpapa caro @Pontifex ma nel limbo quanto è bassa l’asticella? No perchè io soffro di mal di schiena
#faiunadomandaalpapa Ma se hai la papamobile, hai anche la papacaverna? #nanananananananapapa!
Se twitto una bestemmia lei mi hastagga una scomunica?#faiunadomandaalpapa @Pontifex
#faiunadomandaalpapa @pontifex hai visto che botta l’IMU? No?
#faiunadomandaalpapa perché, se siamo tutti uguali di fronte a Dio, la Chiesa non accetta gli omosessuali?
Lo sai che le figlie di Maria sono le prime a darla via? #faiunadomandaalpapa
#FaiUnaDomandaAlPapa cosa le appare nella sezione “Altri come te”? Il Dalai Lama, Ru Paul e Luca Sardella?
Ma dopo aver letto i vari tweet che le stanno arrivando, non le viene da bestemmiare? #faiunadomandaalpapa
#faiunadomandaalpapa me rimedi i 2 € del Vaticano che so’ introvabili e faccio la collezione?
@pontifex_it ma anche tu hai l'alzabandiera mattutino? #faiunadomandaalpapa
Ammettiamolo, è più facile che un cammello passi dalla cruna di un ago che un cattolico legga la bibbia.
Dì la verità, odi i gay da quando Giuda con un bacio tradì Gesù.
Ha mai mandato MARIA spazio GIUSEPPE al 48118 per scoprire la loro percentuale di compatibilità?
A Benedè te capita mai che te chiedano: "ma come diavolo ti sei vestito?"
Ma dopo tutte quelle lettere, i Corinzi hanno risposto?
Ma staccare un paio di cornicioni in Vaticano e risolvere il problema malnutrizione in africa no?
Il papa: "Chi usa il preservativo bestemmia contro dio!" Si, soprattutto se si rompe!
Mio nonno si chiama Giuseppe e fa il falegname, mia nonna si chiama Maria!posso essere la nuova messia?
Ma i preti pedofili interpretano solo a modo loro la frase "Lasciate che i bambini vengano a me"?
Santità,sta frequentando il corso su come fare i miracoli??Per diventare santo è indispensabile e il tempo stringe
Benedetto, se1politico coi coglioni proponesse un referendum per abolire l'8*mille, sai cosa voterebbero gli italiani?
Benny ieri sera ho fatto 110 kg di panca piana. A me sembra un peso della madonna. Te quanto alzi?
Facciamo una partita a Fifa online? Ho sentito dire che giochi come Dio comanda e hai un tiro della Madonna.
I Cristiani portano al collo delle croci. Crede che Gesù vorrà vedere una croce quando tornerà?
Dopo che ho fatto pipì, quante sgrullate sono concesse prima di cadere nel peccato di masturbazione?
Ma quando lei fa testa o croce con una moneta, sceglie sempre testa per non offendere il capo ?
Benedè ma è vero che a Capodanno avete giocate a scopone in sacrestia?
La resurrezione di Lazzaro può essere considerata accanimento terapeutico a scopo propagandistico?
A quando le scomuniche via e-mail?
Se Mosè dovesse ricevetre i 10 comandamenti oggi, Dio, per restare al passo con i tempi, glieli darebbe su un tablet?
quest'anno compio 33 anni: Gesù aveva i superpoteri per risorgere, io non li ho. Devo fare testamento?
Dio t'assista, senza apostrofo, è una bestemmia?
ma è vero che la Papamobile funziona da Dio e consuma un'ostia?
Santità è vero che dopo l'ultima bufala tutti i Maya sono stati trasferiti all'Inferno nel girone dei cazzari???
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