momento intimo che la cameriera originaria del Bangladesh non ha
gradito. La 26enne si è difesa accusando l'uomo, un 77enne di Dubai,
dov'è accaduta la vicenda, di averla costretta a subire violenze
sessuali e di non essere mai riuscita a chiedere aiuto per la scarsa
conoscenza della lingua locale.
"Sono colpevole, ma sono stata spinta a fare quello che ho fatto perché
lui spesso mi ha costretto a fare sesso con lui e a dargli diversi
piaceri sessuali", ha raccontato la cameriera in tribunale. "Voglio
tornare dalla mia famiglia, vostro onore", ha chiesto in lacrime.
Durante l'ultimo abuso subito, la donna si è accorta di una lama
appoggiata sul mobile accanto al letto e con la piccola arma da taglio
ha evirato l'uomo. Il figlio 19enne, svegliato dalle urla del padre, lo
ha trovato in un lago di sangue. In ospedale, il pene è stato
riattaccato, ma la sua funzionalità è compromessa.
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