8 ottobre 2011

Amanti sorpresi nel tunnel del sesso in stazione

Il sottopasso a sud dei binari scelto per incontri hot: denunciati due trentenni

TREVISO. Un tunnel poco frequentato, un ascensore pulito e nascosto. Un luogo dimenticato. Ed ecco che alla stazione dei treni di Treviso il sottopassaggio a sud dei binari, inutilizzato, diventa luogo di incontri erotici spinti. Alcuni finiscono bene, altri con le denunce della Polfer. L'ultima in ordine di tempo riguarda due giovani trevigiani, entrambi sulla trentina. Sono stati beccati nel pieno dell'amplesso dietro la porta a vetri dell'ascensore al binario 3. Gli agenti non credevano ai loro occhi. Li avevano visti entrare poco prima, e non li avevano notati uscire. Fatto il controllo, li hanno scoperti una sopra l'altro a temperatura bollente. Caso raro? Mica tanto.

Differentemente dal sottopassaggio principale, sfruttatissimo a tutte le ore, il tunnel a sud è un'oasi di pace. Ignorato, sconosciuto alla maggior parte dei trevigiani, è diventato però un piccolo rifugio per chi cerca intimità. I due trevigiani sorpresi nel pieno del rapporto, una volta rivestiti e identificati, sono stati denunciati per atti osceni in luogo pubblico e di qui a qualche tempo dovranno rispondere del loro amplesso in tribunale. La Polfer, capita l'antifona, negli ultimi tempi ha potenziato i controlli e avviato pattugliamenti e sopralluoghi con occhio attento alle videocamere che sorvegliano l'ingresso e alcune aree del sottopassaggio. Dopo la lotta alla criminalità, e i controlli ai binari, nessuno pensava che in stazione fosse il caso di attivare anche la un'occhio vigile contro gli amanti focosi. Ma a quanto pare toccherà fare anche questo, ammesso che le cose non cambino.

La settimana scorsa, in Comune, il consigliere della Lega Giancarlo Da Tos ha proposto di investire un po' di soldi per aprire il tunnel (oggi infatti si limita a collegare binario 1 e binario 9) rendendolo più frequentato, aprendo un collegamento utile tra il quartiere San Zeno e la città, evitando che diventi un pericoloso cul de sac. Per farlo, fatti due conti, serve qualche centinaio di euro e un esproprio. Ma l'idea pare aver riscosso parecchi commenti positivi. La Polfer, dal canto suo, è dubbiosa, ma non disdegna. Di certo, ad oggi, il tunnel non è utile ad altro se non a scappatelle o baci rubati tra studenti in attesa del treno.

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