"Tre in motorino? Risponde chi guida
Cassazione: 'Non ha colpa il terzo'
Non bisogna andare in tre in motorino. Ma se succede e c'è un incidente chi deve pagare è il conducente del mezzo perchè si è 'esposto' al rischio 'ospitando due persone a bordo' . Lo ha stabilito la Cassazione con la sentenza 13130 della Terza sezione civile. Con il verdetto la Suprema Corte ha confermato che Martina, una ragazza di Gallipoli, dovrà risarcire con 17.400 euro l'amico Antonio caduto dal suo scooter mentre trasportava anche una loro amica.
La ragazza all'epoca dei fatti era minorenne e aveva portato sul suo vespino i due amici. Martina guidando si accostò troppo a un' auto posteggiata, e Antonio, l'ultimo della fila, urtò con il ginocchio contro la macchina e cadde per terra riportando lesioni personali. La faccenda finì davanti al Giudice di Pace che rigettò la richiesta di risarcimento avanzata dal ragzzo. In secondo grado, il Tribunale di Lecce ribaltò l'esito e ritenne la conducente interamente responsabile dell'accaduto e condannandola a risarcire l'amico di circa 8700 euro.
Martina e i genitori si sono rivolti quindi alla Cassazione, sostenendo che chi guidava non poteva essere responsabile, visto che a sbilanciarsi è stato propio Antonio. Ma i supremi giudici hanno attribuito la colpa dell'incidente alla ragazza perchè 'guidava troppo a ridosso delle auto in sosta, mentre nessun addebito può essere mosso ad Antonio per la posizione divaricata delle sue gambe che, evidentemente, dipendeva dalla presenza di un altro trasportato sul ciclomotore'. Quindi nessuna colpa può essere attribuita alla 'decisione imprudente' del terzo passeggero di salire in sella.
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