Il tuo cuore è spaventato, non riesce a riposare,
Ha corso a perdifiato, si è dato un gran da fare.
Ora che il sonno bussa, leggero alla sua porta,
L'affanno non gli passa e nulla lo conforta.
Diventerò una spugna, per strofinarti il cuore,
Insaponarti bene, sciacquare via il dolore,
E laverò via i dubbi, i dilemmi, le paure,
La luce che conosci ti farò ritrovare.
Sarò una camomilla, che calda va a lenire,
Il bruciore dentro al petto, che non ti fa dormire,
E poi sarò il silenzio, che viene a carezzare,
La corrugata fronte per farti riposare.
La luce del mattino ti poserò sugli occhi,
Ti resterò vicino, custodirò i tuoi sogni,
Li terrò al caldo in grembo e aspetterò la sera,
Mischiandoli alla gioia, li servirò per cena...
Sarò un respiro lieve, che porta via le pene,
Si intrecciano le anime, la notte ci appartiene.
L'abbraccio è così stretto che siamo una cosa sola,
Ti cullo sul mio petto, ci amiamo a squarciagola...
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