Chi non è mai stato ferito ride delle cicatrici altrui. [...] Oh, ma
quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e
Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già
malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più
luminosa di lei. Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste
virginale e d'un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi.
Gettala via! Ma è la mia dama, oh, è il mio amore! Se solo sapesse di
esserlo! Parla eppure non dice nulla. Come accade? È il suo sguardo a
parlare per lei, e a lui io risponderò. No, sono troppo audace, non è a
me che parla. Due elle più belle stelle del cielo devono essere state
attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle
loro orbite durante la loro assenza. E se davvero gli occhi di lei, gli
occhi del suo volto, fossero stelle? Tanto splendore farebbe scomparire
le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una
lampada: in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si
metterebbero a cantare credendo che non fosse più notte.
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