Un vicino di casa così non è da augurare neppure al peggior nemico. E
chi purtroppo negli ultimi sei mesi si è ritrovato a condividere il
pianerottolo con lui, ad avere il proprio appartamento accanto al suo, o
peggio ancora al piano di sotto, ha subito ripercussioni sia sulla
propria vita quotidiana sia sulle condizioni psicofisiche. Il tutto
certificato da referti medici. Ma ora i residenti dello stabile di via
delle Industrie a Limena possono finalmente riposare di notte, e non
devono più anticipare l'ora delle cena o del riposo notturno dei propri
figli.
A tenere tutti svegli da mezzanotte in poi ero lo stile di vita che
conduceva il 40enne B. Z.. Con la sua azione «persecutoria, di molestie
e disturbo» il focoso quarantenne ha "stalkerizzato" l'intero stabile
tanto che il giudice per le indagini preliminari Mariella Fino ha
disposto nei confronti dell'uomo, domiciliato a Limena ma residente a
Vigodarzere, una misura cautelare. Non deve avvicinarsi a meno di 500
metri dal condominio e dai residenti del palazzo, con i quali non deve
più avere alcun contatto. Una misura che ha confermato che il
comportamento dell'uomo, noto alle forze dell'ordine per una serie di
precedenti, aveva gettato i vicini di casa in uno stato di ansia e di
paura che li aveva costretti a cambiare le proprie abitudini di vita. E
così è stato "sfrattato" dal giudice.
Non solo il quarantenne aveva invertito la notte con il giorno, in piena
notte accendeva la musica, spostava mobili, rompeva bottiglie e il tutto
con schiamazzi e urla anche durante le sue prestazioni sessuali. E
quando incrociava i condomini non si faceva mancare le minacce di morte
e gli insulti. Tutto è iniziato nel settembre dell'anno scorso quando
prese possesso di uno degli appartamenti. E da quel giorno le molestie
nei confronti dei condomini sono state costanti e continuative. Angherie
che i residenti avevano denunciato, ma neppure l'intervento dei
carabinieri di Limena che hanno svolto le indagini ha messo fine al
comportamento dell'uomo. Molestie che hanno costretto i vicini a
modificare il proprio percorso per far ritorno a casa al fine di non
incrociare il quarantenne, a non far uscire di casa da soli i figli
minorenni e ad anticipare l'orario in cui andare a letto. Ora grazie al
giudice il riposo dei condomini e la tranquillità all'interno dello
stabile sono garantiti.
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