18 febbraio 2013

«Hai gatti da darmi? Ho dei ristoranti che,me li chiedono». Macabra beffa o realtà?

Il dubbio che si sia trattato di un macabro scherzo di carnevale resta.
Non tanto forte però da tranquillizzare i proprietari di gatti di via
San Pio X a Volpago. O almeno il proprietario di una micia che, in pieno
giorno, si è visto porre da un tale che passava lungo la via,
l'inconsueta domanda: «Ha gatti da darmi?».

A fugare il dubbio che la richiesta riguardasse semplicemente una
gattina da adottare, è stata sufficiente la precisazione, peraltro
sottolineata molto candidamente dallo sconosciuto: «Ho dei ristoranti
che me li chiedono». Guarda caso, un'abitazione vicina, proprio lungo la
stessa via, è ricchissima di gatti, e può aver quindi fatto gola, nel
senso letterale del termine. La famiglia in questione, comunque, ha
immediatamente messo al sicuro la propria gattina. La figlia del
proprietario del gatto voleva chiamare i vigili, «ma temevo - afferma -
che mi prendessero per psicopatica».

Che l'episodio sia strano e possa inizialmente far pensare ad un
semplice scherzo è indubbio. Altrettanto certe sono però le ripetute
sparizioni di gatti in tutto il Montebellunese con ripetuti ritrovamenti
di animali (gatti in particolare) morti e dei loro resti soprattutto sul
Montello. I casi più lontani nel tempo di animali non meglio precisati
stesi ad asciugare come biancheria al sole rafforzano l'idea che uno
strano "giro" ci sia davvero. «Non ne ho saputo nulla - dice il sindaco
Roberto Toffoletto - anche se non è certo nuova la voce riguardante un
certo tipo di abitudini, diffuse soprattutto fra i cinesi».

17 febbraio 2013

Sesso sfrenato tutte le notti: 40enne,condannato all'esilio dal condominio

Un vicino di casa così non è da augurare neppure al peggior nemico. E
chi purtroppo negli ultimi sei mesi si è ritrovato a condividere il
pianerottolo con lui, ad avere il proprio appartamento accanto al suo, o
peggio ancora al piano di sotto, ha subito ripercussioni sia sulla
propria vita quotidiana sia sulle condizioni psicofisiche. Il tutto
certificato da referti medici. Ma ora i residenti dello stabile di via
delle Industrie a Limena possono finalmente riposare di notte, e non
devono più anticipare l'ora delle cena o del riposo notturno dei propri
figli.

A tenere tutti svegli da mezzanotte in poi ero lo stile di vita che
conduceva il 40enne B. Z.. Con la sua azione «persecutoria, di molestie
e disturbo» il focoso quarantenne ha "stalkerizzato" l'intero stabile
tanto che il giudice per le indagini preliminari Mariella Fino ha
disposto nei confronti dell'uomo, domiciliato a Limena ma residente a
Vigodarzere, una misura cautelare. Non deve avvicinarsi a meno di 500
metri dal condominio e dai residenti del palazzo, con i quali non deve
più avere alcun contatto. Una misura che ha confermato che il
comportamento dell'uomo, noto alle forze dell'ordine per una serie di
precedenti, aveva gettato i vicini di casa in uno stato di ansia e di
paura che li aveva costretti a cambiare le proprie abitudini di vita. E
così è stato "sfrattato" dal giudice.

Non solo il quarantenne aveva invertito la notte con il giorno, in piena
notte accendeva la musica, spostava mobili, rompeva bottiglie e il tutto
con schiamazzi e urla anche durante le sue prestazioni sessuali. E
quando incrociava i condomini non si faceva mancare le minacce di morte
e gli insulti. Tutto è iniziato nel settembre dell'anno scorso quando
prese possesso di uno degli appartamenti. E da quel giorno le molestie
nei confronti dei condomini sono state costanti e continuative. Angherie
che i residenti avevano denunciato, ma neppure l'intervento dei
carabinieri di Limena che hanno svolto le indagini ha messo fine al
comportamento dell'uomo. Molestie che hanno costretto i vicini a
modificare il proprio percorso per far ritorno a casa al fine di non
incrociare il quarantenne, a non far uscire di casa da soli i figli
minorenni e ad anticipare l'orario in cui andare a letto. Ora grazie al
giudice il riposo dei condomini e la tranquillità all'interno dello
stabile sono garantiti.

Rebus

Brazzers

Pioggia

Padre

Preghiera

16 febbraio 2013

Riccione, il Comune pubblica online i nomi di chi si ferma con le prostitute

Vai con le prostitute e finisci alla gogna. L'idea non è di qualche
amministrazione puritana e bacchettona, magari oltre Oceano, ma arriva
da una delle zone più goderecce e libertine d'Italia, la riviera
romagnola. A Riccione il Comune ha deciso di pubblicare online i nomi di
chi fa ricorso contro le multe fatte per l'ordinanza anti-prostituzione.
Come riferisce l'edizione locale del Resto del Carlino la scorsa estate
l'amministrazione di centrosinistra ha infatti emesso un'ordinanza che
vieta l'appostamento e l'adescamento. prevedendo sanzioni anche per chi
richiede informazioni o concorda prestazioni sessuali. Da allora, sono
state fatte una dozzina di multe e in due hanno fatto ricorso al giudice
di pace. Il Comune, nel costituirsi a giudizio, ha deciso di mettere
sull'albo pretorio online la delibera che riporta anche il nome del
ricorrente, visto che non si tratta di un reato, ma solo di una
contravvenzione: la multa, infatti, è fatta per un intralcio al traffico
e, come spiegano dall'ufficio legale del Comune, "non ipotizza altri
comportamenti con la persona con la quale ci si è intrattenuti".

Sesso troppo rumoroso in albergo: coppia multata per 20mila euro

Una notte di sesso rovente che è costata molto cara a una coppia di
Saronno. I due sono stati condannati a pagare una sanzione di 20mila
euro per il troppo rumore provocato durante le effusioni in un albergo.
I fatti risalgono a tre anni fa: la coppia ci dà dentro, al punto da
indurre i vicini di camera a chiamare il poritere, perchè intervenga ad
abbassare i decibel. Lui, però, dà in escandescenze e il portiere si
vede costretto a chiamare i carabinieri. All'arrivo dei militari, però,
il giovane è ancora su di giri, inizia a spaccare gli arredi della
stanza e aggredisce la pattuglia, che è costretta ad ammanettarlo e a
portarlo in caserma. Oltre che per disturbo della quiete pubblica viene
denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamenti. La
decisione del giudice di Saronno è stata quella di trasformare la pena
richiesta dal pubblico ministero (più di due anni per resistenza a
pubblico ufficiale) in una pesante sanzione da 20mila euro, rateizzati
in 800 euro al mese, mentre l'albergo ha ritirato la denuncia per
danneggiamenti.

Sogno

13 febbraio 2013

Ne beveva troppa, donna muore per overdose di Coca Cola

Natasha Harris è morta tre anni fa. Ma le cause della sua morte sono
rimaste oscure. Lei, 30enne di Invercargill, Nuova Zelanda, era deceduta
per aver ingerito una quantità eccessiva di Coca Cola. All'inizio la
verifica aveva dato esito negativo. Oggi però arrivano le conferme sulla
causa del suo decesso. "Le bevande gassate – affermano gli esperti –
sono state un fattore sostanziale nella morte della donna". Natasha è
deceduta per arresto cardiaco, dopo aver bevuto per lungo tempo fino a
dieci litri al giorno di bibita. La quantità ingerita è il doppio della
dose giornaliera massima consentita di caffeina, e undici volte
superiore quella di zuccheri. La compagnia si è difesa dalle accuse.
Natasha, comunque aveva sofferto problemi di salute negli anni
precedenti alla sua morte. La donna aveva sviluppato una vera e propria
dipendenza per la bibita, arrivando a soffrire crisi d'astinenza simili
a quelle di un tossicodipendente. Secondo David Crerar, medico legale,
la continua assunzione della bevanda HA causato la perdita dei denti e
un'aritmia cardiaca.

Cassazione: Sesso anale violento non giustifica l'annullamento del matrimonio

Essere costretti a diversi rapporti anali non desiderati non è una
condizione valida per chiedere l'annuallemento del matriomnio.
Confermata la decisione della Corte d'Appello di Ancona


Essere costretti ad avere rapporti sessuali contronatura non è una
ragione valida per chiedere, ed ottenere, l'annullamento del matrimonio.
Lo si evince da una sentenza con cui la prima sezione civile della
Cassazione ha confermato la decisione della Corte d'Appello di Ancona,
che aveva rigettato la domanda, avanzata da una donna, di annullamento
del suo matrimonio, perchè costretta con violenza e prevaricazione da
parte del coniuge ad avere continuamente rapporti anali, con "sporadiche
copule naturali".

Tendenze sconosciute - La donna, chiedeva che le nozze fossero
dichiarate nulle, sulla base dell'articolo 122 del Codice Civile,
sottolineando di non aver avuto, con il marito, una "vita sessuale
comune" prima del matrimonio, e che, se avesse conosciuto le "tendenze
sessuali" di lui in precedenza, avrebbe rifiutato ogni ipotesi di nozze.
La Corte d'Appello di Ancona aveva però detto no all'annullamento,
sostenendo che non fosse stata provata una "forma di devianza" nel
comportamento dell'uomo, e la Suprema Corte ha condiviso tali conclusioni.

Normale vita sessuale... - "L'anomalia o deviazione - si legge nella
sentenza numero 3407 depositata martedì 12 febbraio - deve costituire un
impedimento oggettivo e non superabile allo svolgimento della vita
sessuale". La Giurisprudenza, ad esempio, in relazione all'annullamento
di un matrimonio, ha sottoposto a "revisione critica", ricordano gli
alti giudici, anche l'ipotesi della 'impotentia generandi', in relazione
alla "possibilità di ricorrere a terapie o a tecniche di procreazione
medicalmente assistita", mentre sono state riconosciute come
"oggettivamente rilevanti", ai fini dell'annullamento, la "condizione di
'impotentia coeundi' permanente al coniuge o il suo transessualismo".

Nessuna anomalia - Nel caso in esame, si legge ancora nella sentenza, i
giudici del merito non hanno riscontrato l'esistenza, nel marito, di una
"anomalia o deviazione sessuale", ritenendo che alla base
dell'impedimento di una normale vita sessuale tra i coniugi vi fosse
"non una sua particolare fisionomia sessuale, ma la sua incapacità
psicologica - sottolineano gli Ermellini - di concepire i rapporti
sessuali con la moglie in termini di condivisione del piacere erotico e
della affettività".

Niente annullamento - Secondo la Cassazione, "l'impossibilità di
pervenire a quell'accordo e rispetto reciproco che costituisce il
presupposto di una vita sessuale condivisa", non rientra nelle ipotesi
per cui si può chiedere l'annullamento di un matrimonio, ma può avere,
invece, "piena rilevanza nella constatazione della insostenibilità del
vincolo coniugale e nel giustificare non solo la richiesta del suo
scioglimento, ma anche della addebitabilità della separazione", così
come può avere rilievo "nell'accertamento della responsabilità penale e
civile del coniuge - conclude la Suprema Corte - che si è reso
responsabile di un comportamento lesivo della dignità, della integrità
fisica e della libertà di autodeterminazione del proprio partner".

Papa

Matematica

3 febbraio 2013

ignoranza

Innamorarsi è una droga

Molti innamorati lo sospettavano da tempo, ma ora sembra provato:
l'amore 'con la A maiuscola' e' come una droga. Oltre ai classici
segnali, come sguardo sognante e farfalle nella pancia, 'regala' infatti
tutti i sintomi di una dipendenza da stupefacenti. E coinvolge proprio
la sostanza chimica che rende 'schiavi' delle droghe. Lo rivelano i
ricercatori della Florida State University, autori di uno studio
pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience, dopo aver scoperto che
alcune molecole nel cervello, responsabili della dipendenza da sostanze
come eroina e cocaina, giocano un ruolo 'chiave' anche nell'innamoramento.



In particolare la dopamina, che stimola il centro della ricompensa nel
cervello, aiuta anche un piccolo roditore (arvicola della Prateriao
Microtus ochrogaster) - studiato dai ricercatori - a restare monogamo.
Questi animaletti, infatti, sono noti per costruire relazioni stabili e
durature, come spiegano gli studiosi. Sempre la dopamina è l'amo che
tiene legati gli esseri umani a fonti di piacere come il cibo, ma anche
eroina e cocaina. Il team si è concentrato su questi roditori della
Prateria perchè, più di altri animali, mostrano segni di innamoramento
'simili' a quelli umani.

Non solo, maschi e femmine si legano dopo un solo accoppiamento. Coppie
'di ferro', in cui 'lui' pare ignorare senza troppa fatica le
tentazioni. I ricercatori hanno scoperto che, dopo il primo 'incontro',
nel cervello dei maschi si verifica un rilascio di dopamina, che
'colpisce' un'area nota come nucleus accumbens (presente anche nel
cervello umano). Così si è visto che, bloccando l'attività di una
proteina attivata dalla dopamina, i maschi diventavano improvvisamente
poligami, iniziando a trascurare la compagna.

Ma a 'tuonare' contro l'eccesso di chimica e formule interviene Colin
Wilson della British Psychological Society. Secondo lo psicologo
'l'amore è un'emozione complessa'. 'Senza dubbio - dice alla Bbc online
- avvengono modifiche neurofisiologiche, ma non si può ridurre tutto
alla sola chimica'

2 febbraio 2013

Cetrioliiii

moto

SI TATUA UNA PROBOSCIDE D'ELEFANTE,SUL PENE. "NON HA SENTITO RAGIONI"

Una proboscide di elefante tatutata sul pene. Così un uomo di nazionalità croata, incurante del dolore, ha deciso di abbellire le sue parti intime. Inutili i tentativi di dissuasione del personale del centro JoJo&Kenfa di Zagabria, che hanno fatto presente al cliente, come se fosse oltremodo necessario, di quanto potesse essere doloroso un simile tatuaggio. Lui ha scelto consapevolmente di proseguire e ora dovrà tornare per almeno dieci volte in studio per cuarare dolore e prurito.
“Cerchiamo di avvertire i clienti sulle scelte indelebili che stanno per compiere – ha detto uno dei tatuatori – perché i tatuaggi, specie in punti così bizzarri, sono difficili da rimuovere in un secondo momento. Ma spesso decidono di andare fino in fondo noncuranti dei rischi che corrono”.

LA BICI FA MALE AL SESSO DELLE DONNE:,"RIDUCE LA SENSIBILITÀ DEI GENITALI"

Pedalare fa male al sesso, e non vale solo per gli uomini. Secondo
recenti studi sembra che la posizione assunta dalle donne anche durante
una semplice passeggiata in bicicletta possa compromettere il piacere
sessuale.
Uno studio pubblicato su The Journal of Sexual Medicine, condotto da
studiosi dell'università di Yale, negli Stati Uniti, ha confermato
quello che sosteneva una ricerca del 2006, cioè che le donne che
praticano il ciclismo hanno più difficoltà a raggiungere l'orgasmo. La
causa è nella posizione assunta durante la pedalata, la pressione sul
perineo, infatti, diminuirebbe la sensibilità ai genitali.
Per cercare di ovviare al problema sarebbe necessario prendere dei
provvedimenti, come quello di tenere il manubrio più in alto rispetto al
sellino ed evitare quindi che la posizione troppo distesa vada ad
inficiare sugli organi genitali.

SESSO IN AUTO A PERUGIA. ZIA ,E NIPOTE RIMANGONO INCASTRATI

Si erano appartati in auto sulle rive del lago Trasimeno per fare sesso
indisturbati e al culmine della passione si sono incastrati. Incidente
imbarazzante per una coppia di Perugia formata da una zia e un nipote di
poco più giovane di lei. Per separare i corpi avvinghiati ci sono voluti
la chiamata al 118 e l'intervento del chirurgo. I due giovani e focosi
amanti poi hanno lasciato l'ospedale consapevoli che l'indomani la loro
disavventura sarebbe stata sulla bocca di tutti.

SESSO, MENO RAPPORTI PER GLI UOMINI,CHE AIUTANO LE MOGLI IN CASA

«Giù quei guanti da cucina»: il monito diretto agli uomini che vogliono
avere rapporti sessuali frequenti con le loro legittime mogli viene da
un nuovo studio pubblicato sull' 'American Sociological review'. La
ricerca - che sta facendo il giro del web,su Facebook, Twitter e tutti i
possibili blog - è basata su vasti dati epidemiologici, e rivela che le
coppie sposate in cui il marito si dedica alle pulizie fanno meno sesso.
Per la precisione: gli sposi in cui il maschio di casa non si impegna in
faccende domestiche di tipo tradizionalmente femminile hanno rapporti in
media 4,8 volte al mese, cioè una buona volta a settimana. Molto meno
per le coppie in cui l'uomo «aiuta la moglie» in cucina e così
via:l'intimità scatta non più di di 3,2 volte al mese. Il nodo - secondo
il rapporto frutto di una collaborazione spagnolo-americana - pare
essere a quale tipo di lavori domestici si dedichi l'uomo:se il marito
fa i tipici lavoretti maschili quali pagare le bollette, cambiare l'olio
alla macchina, le lampadine fulminate e sturare il lavandino, tutto bene.

AIUTARE O NON AIUTARE? Sesso a gonfie vele. Ma se il maschio spolvera,
aspira, scopa per terra, lava i piatti, il sesso va nettamente 'giù in
frequenza'. La verità è che siamo ancora condizionati culturalmente a
vedere certi comportamenti come maschili e altri come femminili e ciò
influenza la sessualità, l'attrazione, l'eccitazione anche all'interno
di un matrimonio«, sostiene una delle autrici dello studio Julie Brines,
professore alla university of Washington. »Il lavoro casalingo è
fortemente associato all'identità sessuale e perciò non siamo sorpresi
dai risultati«, commenta Sabino Kornrich del Centro per Studi avanzati
di Madrid. Altro dato emerso dalla ricerca è che se l'uomo non dà alcun
aiuto in casa i rapporti sessuali ne soffrono: la chiave di volta per
una intimità frequente, secondo l'analisi, è la partecipazione di
entrambi i coniugi alla conduzione domestica, ma secondo una chiara
divisione dei ruoli: straccio per la polvere a lei, cacciavite a lui.

Manda foto dell’amante nudo alla rivale: assolta

«Come sarebbe a dire che lui viene in crociera con te? Quell'uomo è mio, sta con me! Eccoti le prove». E manda via cellulare alla rivale in amore (una notissima dottoressa trevigiana, medico di base) una foto di lui nudo, oltre a una serie di messaggi non proprio amichevoli. Denunciata dalla dottoressa e finita a processo per molestie, l'autrice del messaggio con foto a luci rosse è stata assolta ieri: per il giudice il fatto non costituisce reato.

donne

Patatine

1 febbraio 2013

La professoressa lo sgrida in classe, ,lui le spara

La professoressa lo aveva sgridato in classe e lui, il giorno dopo, è
tornato con una pistola ad aria compressa e durante l'intervallo ha
sparato all'insegnante una decina di pallini da distanza ravvicinata.
Protagonista di quanto accaduto in un istituto superiore di Riolo Terme,
nel Ravennate, è un ventenne di Imola (Bologna), che è stato indagato
per lesioni volontarie aggravate e sospeso da scuola per 15 giorni.
L'insegnante ha riportato lesioni lievi.

I fatti risalgono al 19 gennaio, ma la notizia è stata diffusa solo
oggi. L'insegnante è stata colpita da pochi metri quando il 20enne,
vedendola passare in corridoio, le si è all'improvviso avvicinato, ha
tirato fuori la pistola e azionato il grilletto. Nessuno dei pallini ha
centrato gli altri ragazzi, mentre la professoressa ha riportato una
prognosi di sette giorni.

E' stato allertato il 112; è arrivata una pattuglia dei carabinieri
della Compagnia di Faenza, alla quale è stata consegnata la pistola ad
aria compressa.