8 giugno 2015
3 giugno 2015
23 maggio 2015
che percorrono l'arduo sentiero
che passa per la rischiosa palude
delle passioni corrosive
attraversano l'oceano dell'illusione
l'oscurità dell'ignoranza
e vanno oltre.
Hanno come sostegno
la saggia contemplazione
come rifugio la libertà dal dubbio
sono liberati:
questi sono per me esseri grandi.
— a Negrisia, Veneto, Italy.
12 maggio 2015
29 aprile 2015
TE NE PREGO
Non abbandonarmi,
tutto di te scordare?
mai saprò dimenticare
quei dolci baci,
le tue carezze.
Le frasi tue,
piene di tenerezze
il sentimento mio
lo sai non può mentir,
sento che il cuor tuo
soffre al par del mio.
Quì tutto restò immutato
come hai lasciato,
questo luogo
insieme frequentato,
orfano del nostro
amore esso dimenticato.
La mente mia non può
scacciar essa ti cerca
sente la nostalgia,
di quel passato
e tutto il bene
da noi consumato.
Non lasciarmi vita mia
ritorna ancora
queste stanze frequentar,
niente può scordar
soltanto a cercar voler
la tua compagnia trovar.
In noi regna un gran amor
son sempre più di te
innamorato il mio cuore
da te fu stregato,
benedico quel momento
che ti ho incontrato.
Sempre stretto e forte
sarà questo amore
rifiorisce sempre più,
nel nostro cuore
che sopravvive
indistruttibile AMORE.
28 aprile 2015
Il nome Michele deriva dall'espressione "Mi-ka-El" che significa "chi è come Dio?". L'arcangelo Michele è ricordato per aver difeso la fede in Dio contro le orde di Satana. Michele, capo degli angeli, dapprima accanto a Lucifero (Satana) nel rappresentare la coppia angelica, si separa poi da Satana e dagli angeli che operano la scissione da Dio, rimanendo invece fedele a Lui, mentre Satana e le sue schiere precipitano negli Inferi.
Chi ha giuste intuizioni in mezzo a cervelli confusi si trova come uno che abbia un orologio che funziona in una città dove tutti i campanili hanno orologi che vanno male. Lui solo conosce l'ora esatta, ma a che gli giova? Tutti si regolano secondo gli orologi della città che indicano l'ora sbagliata, persino chi è al corrente che solo il suo orologio segna l'ora giusta.
Ho conosciuto il silenzio delle stelle e del mare,e il silenzio della città quando si placa,e il silenzio di un uomo e di una vergine,e il silenzio con cui soltanto la musica trova linguaggio,il silenzio dei boschi,prima che sorga il vento di primavera,e il silenzio dei malati quando girano gli occhi per la stanza,e chiedo: Per le cose profonde a che serve il linguaggio?
Che l'umanità in genere sarà mai in grado di fare a meno dei Paradisi Artificiali, sembra molto improbabile. La maggior parte degli uomini e delle donne conduce una vita, nella peggiore delle ipotesi così penosa, nella migliore così monotona, povera e limitata, che il desiderio di evadere, la smania di trascendere se stessi, sia pure per qualche momento, è, ed è stato sempre, uno dei principali bisogni dell'anima.
4 aprile 2015
Storia d'amore e altre necessità
rapiti dal loro amore
decisero senza pensarci troppo
di raggiungere il lontanissimo mare
presi dalla voglia
di volare insieme di giorno
per ammirare quella meraviglia
che solo il sole può creare,
e monti e valli
dai colori accesi e scintillanti
in lontananza si scorge
la sottile linea dell'orizzonte
è il mare di color turchino
con riflessi d'oro
accompagnato dal dolce Zeffiro
che accarezza lievemente la battigia
un falco pellegrino
si trovò da quelle parti
non a caso vide i due teneri amanti
volar ignari
rapiti dalla loro estasi d'amore
per esser finalmente fuori luogo
e anche fuori tempo,
al rapace tuttavia
la prole numerosa
richiedeva a gran tormento
il cibo per la crescita
e piuma d'ali per uscir
finalmente da quel nido
che ogni giorno
diventava troppo stretto per tutta la covata
difficile capire
chi sarebbe sopravvisuto
e chi sarebbe morto
questa maledetta lotta per la vita
non lascia scampo nemmeno in parentela,
il falco non per amor proprio
e ne per istinto d'aggressione
non esitò un istante
a volar celermente verso i due
in un sol colpo uccise prima il gufo
poi inseguendo la civetta
per quelle verdi valli
sordo ai suoi lamenti
sfinì il povero animale
fino alla cima di un olmo vecchio
lì cadde come un sasso
ancor prima dell'attacco
il panico prese il sopravvento
nessun riparo e nemmeno protezione
giunta l'ora per qualche strana coincidenza
morì di crepacuore ,
l'amore è una necessità dell'anima
la fame quella del corpo.
chi può dir
quale delle due non ci appartiene?
28 marzo 2015
19 marzo 2015
Le parole
Lascia che affiorino nel buio
Come voci che parlano al cuore
A volte non sono dette
A volte timide
A volte feriscono
Incoraggiano, dicono tutto
E anche niente
Lascia che siano desideri
Lenti pensieri che sfumano
Lascia che siano vere
Dolci abbracci a colmare
Baratri di solitudine
Lascia che siano suoni
Sottili follie
Sogni prigionieri
Sul ciglio della notte.
14 marzo 2015
Potessero le mie mani sfogliare
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
14 febbraio 2015
forse la più importante non la ricordo più.
Avrei voluto averti amato,
ma è così tardi ora!
Parlami ancora...
Dimmi qualcosa!
Ma non importa...
Non è per questo che ti chiamo...
Volevo dirti...
Volevo dirti "ti amo"!
Cantare una canzone, per non dimenticarti più!
Cantare una canzone, per averti sempre...
sempre con me!
Hai sentito?
se n'è andata via!
Uno di questi giorni
la farò finita pure io!
se n'è andato via! Per sempre
Come ci illudi,
di essere ancora tutti vivi
mentre guardiamo sempre dall'altra parte.
17 gennaio 2015
I perché del cuore
Cuore affranto,
non si da pace.
Vede attorno un mondo
che non gli piace.
Assorbe altrui nevrosi
smarrisce pazienza
e solide altre virtù
In cui confidava.
Ignaro di quell'impotenza
che ne segna il destino
che vorrebbe piegare
e che sfugge affermandosi.
Forte di ragioni che dalle radici
si nutrono di perché
che non si spiega.
Con la loro forza stanno lì a guardarlo.
Lo sfidano sicuri della vittoria finale.
Tu, cuore, voltagli le spalle e procedi
per la tua strada, come viandante,
a volte, mendicante.
Altre ragioni troverai a restituiti linfa vitale.
Altre storie, altri perché.da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-criptiche/poesia-200651?f=t:358>
11 gennaio 2015
PORTE DEL TEMPO
quando lo vivi, si tuffa nel passato,
privandoti del tempo necessario,
lasciandoti un istante solamente.
Attendi ansioso il prossimo futuro,
che fugge, appena sfiora il momento or esistente,
rifugiandosi dietro l'antica porta di quel che è giá stato.
Il tempo incombe: futuro, passato, presente, regalando speranze,
ricordi, vane illusioni,
balzando, frenetico, da un uscio all'altro,
tralasciando il presente, come contasse poco, molto poco,
praticamente niente.
8 gennaio 2015
principessa
ma devi sotterrartelo nel cuore amore mio
perciò stanotte chiuditi a chiave dentro te
e domattina aspettami ti porto via con me
Lasceremo su questo mondo infame
le carezze al fratellino ed al tuo cane
Vieni principessa ti porto via con me
ci sarà in questo mondo di merda
una rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni sull'erba
ci sarà un lavoro e il caldo di una stanza
e ogni giorno almeno un piatto di sperata speranza
Vieni principessa ti porto via con qua
questo mondo di fame e violenza finirà
Avevo un serramanico ma l'ho buttato via
in fondo a una discarica venendo a casa tua
e lì c'è nato un albero cresciuto come noi
sotto i due grandi noccioli che sono gli occhi tuoi
e ora dentro non c'è odio né vendetta
ma una foglia che vuol essere difesa e protetta
Vieni principessa ti porto via con me
fra le stelle di un altro pianeta
dove non c'è il grasso e maledetto re
che ti ha dato e ti ha preso la vita che c'è in te
dove il male non ti guarda e non ti tocca
e il sorriso vola ancora al nido della tua bocca
Vieni principessa ti porto via con me
fra le stelle di un altro pianeta
c'è un rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni di vita
vieni principessa ti porto via con me...
4 gennaio 2015
3 gennaio 2015
Quando non sarai più parte di me
ritaglierò dal tuo ricordo
tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà
della notte...
Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
Tu sei ben più raggiante e mite:
venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell'estate ha vita troppo breve:
talvolta troppo cocente splende l'occhio del cielo
e spesso il suo volto d'oro si rabbuia
e ogni bello talvolta da beltà si stacca,
spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire
nè perdere possesso del bello che tu hai;
nè morte vantarsi che vaghi nella sua ombra,
perchè al tempo contrasterai la tua eternità:
finchè ci sarà un respiro od occhi per vedere
questi versi avranno luce e ti daranno vita.
Per quel giorno, se mai verrà quel giorno
Per quel giorno, se mai verrà quel giorno,
in cui ti vedrò accigliare ad ogni mio difetto,
e chiuderà il tuo amore il suo conto estremo
spinto a tal giudizio da sagge riflessioni:
per quel giorno in cui m'incontrerai da estraneo
senza volgere al mio viso il sole dei tuoi occhi,
e l'amor, mutato da quel era un tempo,
troverà ragioni di una certa gravità:
per quel giorno, dovrò cercare asilo
dentro la coscienza dei miei soli meriti,
e alzerò davanti a me questa mia mano
per parare quanto addurrai a tua ragione.
Per lasciar me miserabile tu hai la forza delle leggi
mentre io d'esser amato non posso vantar diritti.
Quelle labbra che Amor creò con le sue mani
bisbigliarono un suono che diceva "Io odio"
a me, che per amor suo languivo:
ma quando ella avvertì il mio penoso stato,
subito nel suo cuore scese la pietà
a rimproverar la lingua che sempre dolce
soleva esprimersi nel dar miti condanne;
e le insegnò a parlarmi in altro modo,
"Io odio" ella emendò con un finale,
che le seguì come un sereno giorno
segue la notte che, simile a un demonio,
dal cielo azzurro sprofonda nell'inferno.
Dalle parole "Io odio" ella scacciò ogni odio
e mi salvò la vita dicendomi "non te".
No, non dire mai che il mio cuore è stato falso
Anche se l'assenza sembrò ridurre la mia fiamma;
come non è facil ch'io mi stacchi da me stesso,
così è della mia anima che vive nel tuo petto:
quello è il rifugio mio d'amore; se ho vagato
come chi viaggia, io di nuovo lì ritorno
fedelmente puntuale, non mutato dagli eventi,
tanto ch'io stesso porto acqua alle mie colpe.
Non credere mai, pur se in me regnassero
tutte le debolezze che insidiano la carne,
ch'io mi possa macchiare in modo tanto assurdo
da perdere per niente la somma dei tuoi pregi:
perché niente io chiamo questo immenso universo
tranne te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.
Quanto ancor più bella sembra la bellezza
Quanto ancor più bella sembra la bellezza,
per quel ricco ornamento che virtù le dona!
Bella ci appar la rosa, ma più bella la pensiamo
per la soave essenza che vive dentro a lei.
Anche le selvatiche hanno tinte molto intense
simili al colore delle rose profumate,
hanno le stesse spine e giocano con lo stesso brio
quando la brezza d'estate ne schiude gli ascosi boccioli:
ma poiché il loro pregio è solo l'apparenza,
abbandonate vivono, sfioriscono neglette e
solitarie muoiono. Non così per le fragranti rose:
la loro dolce morte divien soavissimo profumo:
e così è; per te, fiore stupendo e ambito,
come appassirai, i miei versi stilleran la tua virtù.
Non piangere per me
quando mi saprai morto
Non oltre il suono tetro della campana lugubre
Che dà notizia al mondo che sono fuggito
Dalla sua codardia per vivere coi vermi.
Anzi, se leggerai queste righe, dimentica
La mano che le ha scritte: io ti amo così tanto
Che vorrei scomparire dalla tua mente
Se il pensiero di me può portarti dolore.
Oh se mai tu posassi gli occhi su questi versi
quando forse sarò già sfatto nella terra,
Ti prego non chiamare il mio nome
Ma lascia che il tuo amore con la mia vita muoia.
Così che il mondo accorto non veda mai che tu
Soffri ancora e ne rida, quando non sarai più.
Se vuoi lasciarmi
fallo ora,
ora che il mondo è intento
a contrastare ciò che faccio,
unisciti all'ostilità della fortuna,
piegami
non essere l'ultimo colpo
che arriva all'improvviso
Ah quando il mio cuore
avrà superato questa tristezza.
Non essere la retroguardia
di un dolore ormai vinto
non far seguire ad una notte ventosa
un piovoso mattino
non far indugiare un rigetto già deciso.
Se vuoi lasciarmi
non lasciarmi per ultimo
quando altri dolori meschini
avran fatto il loro danno
ma vieni per primo
così che io assaggi fin dall'inizio
il peggio della forza del destino
e le altri dolenti note
che ora sembrano dolenti
smetteranno di esserlo
di fronte la tua perdita.
mai nessuno ha amato
Io ammetta impedimenti, amore non è amore
Che muta quando scopre mutamenti,
O a separarsi inclina quando altri si separa.
Oh no, è un faro irremovibile
Che mira la tempesta e mai ne viene scosso;
Esso è la stella di ogni sperduta nave,
Remoto il suo valore, pur se il suo luogo noto.
Amore non soggiace al tempo, anche se labbra
E rosee guance cadranno sotto la sua arcuata falce.
Amore non muta in brevi ore e settimane,
Ma impavido resiste fino al giorno del Giudizio.
Se questo è errore, e sarà contro me provato,
allora io non ho mai scritto, e mai nessuno ha amato.
Per la verità, io non ti amo coi miei occhi
perché essi vedono in te un mucchio di difetti;
ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano
e, apparenze a parte, ne gode alla follia.
Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce,
né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti,
né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito
al banchetto dei sensi con te soltanto.
Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi
possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio,
avendo ormai perso ogni sembianza umana,
ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore.
Solo in questo io considero la mia peste un bene:
che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza.
sonetto 92
ma per tutta la vita mi apparterrai:
vita che non durerà più a lungo del tuo amore,
perché essa completamente da quell'amore dipende.
Non devo perciò temere il massimo dei mali,
dal momento che il minimo di essi mi può causare la fine;
esiste per me un più felice stato
di questo continuo dipendere dai tuoi umori!
Tu non puoi torturarmi con la tua incostanza,
ne va della mia vita col tuo disdegno.
Oh, quale titolo alla felicità posseggo:
pago di avere il tuo affetto, contento di dover morire!
C'è cosa tanto bella che non tema macchia?
Tu potresti ingannarmi e io non saperlo.
sonetto 22
Non mi convincerà lo specchio ch'io sia vecchio,
fin quando tu e giovinezza avrete gli stessi anni;
ma quando vedrò il tuo volto solcato dalle rughe,
allora m'aspetto che morte termini i miei giorni.
Infatti, tutto il decoro di tua bellezza
non è che luminosa veste del mio cuore
che vive nel tuo petto, come il tuo nel mio:
e allora come potrei essere di te più vecchio?
Perciò, amore mio, abbia di te gran cura,
come anch'io farò, non per me, ma per tuo bene,
costudendo il tuo cuore teneramente,
come nutrice col suo bimbo, che non gli incolga male.
Non contare sul tuo cuore quando il mio sia spento;
tu me lo donasti non per averlo indietro.
Gli occhi della mia donna non sono come il sole
Gli occhi della mia donna non sono come il sole;
il corallo è assai più rosso del rosso delle sue labbra;
se la neve è bianca, allora i suoi seni sono bigi;
se i capelli sono crini, neri crini crescono sul suo capo.
Ho visto rose damascate, rosse e bianche,
ma tali rose non le vedo sulle guance;
e in certi profumi c'è maggior delizia
che non nel fiato che la mia donna esala.
Amo sentirla parlare, eppure so
che la musica ha un suono molto più gradito.
Ammetto di non aver mai veduto incedere una dea,
ma la mia donna camminando calca la terra.
Eppure, per il cielo, credo il mio amore tanto raro
quanto qualsiasi donna travisata da falsi paragoni.
2 gennaio 2015
Non ci sei
Io e te e a quel bacio che
Mi hai lasciato
Un'impronta profonda nel cuore
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei
Per dirti che ...
Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Se si potesse ruberei un nostro attimo
Per riaverti qui e riviverlo
Ma io so, so che non ci sei vicino a me.
So che non ci sei
Qui vicino a me non è importante lo sai
Ripensare a una storia rovinata
Da un pensiero tra noi
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei per dirti che ...
Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Immaginarti vorrei qui vicino a me
Non rifarò più errori con te
Ti prego torna da me
Ho bisogno di te.
Vicino a me.
stupendo
che penso a quando tu eri qui
era difficile ricordo bene
ma era fantastico provarci insieme.
Ed ora che non mi consolo
guardando una fotografia
mi rendo conto che il tempo vola
e che la vita poi è una sola...
E mi ricordo chi voleva
al potere la fantasia...
erano giorni di grandi sogni........sai
erano vere anche le utopie
Ma non ricordo se chi c'era
aveva queste queste facce qui
non mi dire che è proprio così
non mi dire che son quelli lì!
Ed ora che del mio domani
non ho più la nostalgia
ci vuole sempre qualche cosa da bere
ci vuole sempre vicino un bicchiere!
Ed ora che oramai non tremo
nemmeno per amore...sì!...
ci vuole quello che io non ho
ci vuole pelo sullo stomaco!
Però ricordo chi voleva
un mondo meglio di così!
sì proprio tu che ti fai delle storie... ma dai...
cosa vuoi tu più di così.
E cosa conta "chi perdeva"
le regole sono così
è la vita! ed è ora che cresci!
devi prenderla così......
E' più forte di me!
Non lo so
se sto qui
o se ritorno
se ritorno
se ritorno tra poco, tra poco....tra poco
Però ricordo chi voleva
un mondo meglio di così!
Ancora tu che ci fai delle storie... ma dai...
cosa vuoi tu più di così.
E cosa conta "chi perdeva"
le regole sono così
è la vita ed è ora che cresci!
devi viverla così.......
superstiti
Senza incontrare mai gli sguardi
Parliamo a lungo dei tuoi sbagli
Di storie in cui hai creduto
E foto che poi hai strappato
E di ferite aperte, di parole sempre le stesse,
Dette ma svuotate, perciò dimenticate
Sai che c'è, c'è che prima o poi
Ti accorgerai che,
IoS sono quello che hai voluto,
Che da sempre hai cercato
Sono qui e adesso son venuto a prenderti
Sono qui se non mi riconosci guardami
Mi amavi già, lo capirai, non finirà mai
In una specie estinta noi,
Unici due superstiti
Sai non voglio, non pretendo
Cose che non mi vuoi dare
Non so dire frasi fatte
Per un letto da disfare che
Poi non ti è rimasto niente,
É solo che io ero già nel tuo futuro,
Nel passato nel presente
Sono qui per farti credere ai miracoli
Sono qui per sovvertire i pronostici
L'amore è una marea, come distrugge crea
E tu non puoi respingermi,
Lo sanno anche gli angeli
Stai con me
Di pioggia o di sole
Stai con me
Nel bene o nel male
Quando tu
Non ci sei
Stai con me
Che a volte mi perdo
Senza te
In questo deserto
Stai con me
Perché mai come adesso ho bisogno di te
Quanta vita che corre via
Augurandomi che non sia
Tardi ormai
Per ritrovare te in me stesso
Credi… siamo nati insieme e cresciuti qua…
Anelli di catene uniti, per non spezzarsi più
Stai con me nell'alto dei cieli
Stai con me tra questi veleni
E se avrai perduto i ricordi
Nella ruggine stanchi, se avrai rimpianti
Non dimenticare il mare
Calmo nei mattini limpidi
Quella voglia di partire…
Che ci mette ancora i brividi
Stai con me
In tutti i miei giorni
Quelli no
Di quelli bastardi
Stai con me
Nei giorni sereni
Mai così passeggeri
Mai come adesso
Quanta vita che corre via
Quanti ostacoli nella mia
E lo sai puoi salvarmi solo tu
Siamo nati insieme
Stai con me nell'alto dei cieli
Stai con me tra questi veleni
Tutto ormai è meno di niente
Solo tu il mio presente
Adesso stai con me
Ora che cammino un po' assente
Tra i rumori e la gente
Pensando che tu stai con me
Tu fuoco che brucia
L'anima smania
Tentazione pura
Tu la fine del mondo
Ti stavo aspettando
Fai di me quello che vuoi
Tu mi travolgi come un onda
Puoi avermi puoi uccidermi
Con una parola
Ma io non esisto tu non mi vedi non parli con me
Non sai niente di me di me
Ha!!...non esisto per te
Sono una sagoma senza materia
Per te sono chi non c'é...invisibile
1 gennaio 2015
Coltivate la vostra anima.
non sprecate l'occasione che avete di sentire davvero la vita. Abbattete
le barriere della miseria spirituale, tentate, sbagliate e tentate
ancora, tornate sulle vostre posizioni, non siate pigri, non sentitevi
al mai al traguardo, ma continuate, sempre, a 30, a 50, a 70, a 90 anni,
imparate ogni giorno a sentire di più, ancora e ancora, e comunicate,
condividete questa ricchezza, con le parole, con le azioni, con tutto
quello che vi viene in mente.La vita è già speciale di suo, ma è questo,
il senso scritto nella carne, il senso che va dalla prima cellula alla
coscienza umana, che la rende divina.