Un gufo e una civetta
rapiti dal loro amore
decisero senza pensarci troppo
di raggiungere il lontanissimo mare
presi dalla voglia
di volare insieme di giorno
per ammirare quella meraviglia
che solo il sole può creare,
e monti e valli
dai colori accesi e scintillanti
in lontananza si scorge
la sottile linea dell'orizzonte
è il mare di color turchino
con riflessi d'oro
accompagnato dal dolce Zeffiro
che accarezza lievemente la battigia
un falco pellegrino
si trovò da quelle parti
non a caso vide i due teneri amanti
volar ignari
rapiti dalla loro estasi d'amore
per esser finalmente fuori luogo
e anche fuori tempo,
al rapace tuttavia
la prole numerosa
richiedeva a gran tormento
il cibo per la crescita
e piuma d'ali per uscir
finalmente da quel nido
che ogni giorno
diventava troppo stretto per tutta la covata
difficile capire
chi sarebbe sopravvisuto
e chi sarebbe morto
questa maledetta lotta per la vita
non lascia scampo nemmeno in parentela,
il falco non per amor proprio
e ne per istinto d'aggressione
non esitò un istante
a volar celermente verso i due
in un sol colpo uccise prima il gufo
poi inseguendo la civetta
per quelle verdi valli
sordo ai suoi lamenti
sfinì il povero animale
fino alla cima di un olmo vecchio
lì cadde come un sasso
ancor prima dell'attacco
il panico prese il sopravvento
nessun riparo e nemmeno protezione
giunta l'ora per qualche strana coincidenza
morì di crepacuore ,
l'amore è una necessità dell'anima
la fame quella del corpo.
chi può dir
quale delle due non ci appartiene?
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