17 gennaio 2015

I perché del cuore

Cuore affranto,
non si da pace.

Vede attorno un mondo
che non gli piace.

Assorbe altrui nevrosi
smarrisce pazienza
e solide altre virtù
In cui confidava.

Ignaro di quell'impotenza
che ne segna il destino
che vorrebbe piegare
e che sfugge affermandosi.

Forte di ragioni che dalle radici
si nutrono di perché
che non si spiega.

Con la loro forza stanno lì a guardarlo.
Lo sfidano sicuri della vittoria finale.

Tu, cuore, voltagli le spalle e procedi
per la tua strada, come viandante,
a volte, mendicante.

Altre ragioni troverai a restituiti linfa vitale.
Altre storie, altri perché.da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-criptiche/poesia-200651?f=t:358>

11 gennaio 2015

PORTE DEL TEMPO

Il presente è solo un attimo fuggente,
quando lo vivi, si tuffa nel passato,
privandoti del tempo necessario,
lasciandoti un istante solamente.
Attendi ansioso il prossimo futuro,
che fugge, appena sfiora il momento or esistente,
rifugiandosi dietro l'antica porta di quel che è giá stato.
Il tempo incombe: futuro, passato, presente, regalando speranze,
ricordi, vane illusioni,
balzando, frenetico, da un uscio all'altro,
tralasciando il presente, come contasse poco, molto poco,
praticamente niente.

Vorrei portarti con me

8 gennaio 2015

principessa

Non devi dirlo al parroco e forse neanche a Dio
ma devi sotterrartelo nel cuore amore mio
perciò stanotte chiuditi a chiave dentro te
e domattina aspettami ti porto via con me
Lasceremo su questo mondo infame
le carezze al fratellino ed al tuo cane
Vieni principessa ti porto via con me
ci sarà in questo mondo di merda
una rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni sull'erba
ci sarà un lavoro e il caldo di una stanza
e ogni giorno almeno un piatto di sperata speranza
Vieni principessa ti porto via con qua
questo mondo di fame e violenza finirà
Avevo un serramanico ma l'ho buttato via
in fondo a una discarica venendo a casa tua
e lì c'è nato un albero cresciuto come noi
sotto i due grandi noccioli che sono gli occhi tuoi
e ora dentro non c'è odio né vendetta
ma una foglia che vuol essere difesa e protetta
Vieni principessa ti porto via con me
fra le stelle di un altro pianeta
dove non c'è il grasso e maledetto re
che ti ha dato e ti ha preso la vita che c'è in te
dove il male non ti guarda e non ti tocca
e il sorriso vola ancora al nido della tua bocca
Vieni principessa ti porto via con me
fra le stelle di un altro pianeta
c'è un rosa rossa da cogliere per te
e domeniche e sogni di vita
vieni principessa ti porto via con me...

3 gennaio 2015

Quando non sarai più parte di me

Quando non sarai più parte di me,
ritaglierò dal tuo ricordo
tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo si innamorerà
della notte...

Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?

Dovrei paragonarti ad un giorno d'estate?
Tu sei ben più raggiante e mite:
venti furiosi scuotono le tenere gemme di maggio
e il corso dell'estate ha vita troppo breve:
talvolta troppo cocente splende l'occhio del cielo
e spesso il suo volto d'oro si rabbuia
e ogni bello talvolta da beltà si stacca,
spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
Ma la tua eterna estate non dovrà sfiorire
nè perdere possesso del bello che tu hai;
nè morte vantarsi che vaghi nella sua ombra,
perchè al tempo contrasterai la tua eternità:
finchè ci sarà un respiro od occhi per vedere
questi versi avranno luce e ti daranno vita.

Per quel giorno, se mai verrà quel giorno

Per quel giorno, se mai verrà quel giorno,
in cui ti vedrò accigliare ad ogni mio difetto,
e chiuderà il tuo amore il suo conto estremo
spinto a tal giudizio da sagge riflessioni:
per quel giorno in cui m'incontrerai da estraneo
senza volgere al mio viso il sole dei tuoi occhi,
e l'amor, mutato da quel era un tempo,
troverà ragioni di una certa gravità:
per quel giorno, dovrò cercare asilo
dentro la coscienza dei miei soli meriti,
e alzerò davanti a me questa mia mano
per parare quanto addurrai a tua ragione.
Per lasciar me miserabile tu hai la forza delle leggi
mentre io d'esser amato non posso vantar diritti.

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-17960?f=a:919>

Quelle labbra che Amor creò con le sue mani

Quelle labbra che Amor creò con le sue mani
bisbigliarono un suono che diceva "Io odio"
a me, che per amor suo languivo:
ma quando ella avvertì il mio penoso stato,
subito nel suo cuore scese la pietà
a rimproverar la lingua che sempre dolce
soleva esprimersi nel dar miti condanne;
e le insegnò a parlarmi in altro modo,
"Io odio" ella emendò con un finale,
che le seguì come un sereno giorno
segue la notte che, simile a un demonio,
dal cielo azzurro sprofonda nell'inferno.
Dalle parole "Io odio" ella scacciò ogni odio
e mi salvò la vita dicendomi "non te".

No, non dire mai che il mio cuore è stato falso

No, non dire mai che il mio cuore è stato falso
Anche se l'assenza sembrò ridurre la mia fiamma;
come non è facil ch'io mi stacchi da me stesso,
così è della mia anima che vive nel tuo petto:
quello è il rifugio mio d'amore; se ho vagato
come chi viaggia, io di nuovo lì ritorno
fedelmente puntuale, non mutato dagli eventi,
tanto ch'io stesso porto acqua alle mie colpe.
Non credere mai, pur se in me regnassero
tutte le debolezze che insidiano la carne,
ch'io mi possa macchiare in modo tanto assurdo
da perdere per niente la somma dei tuoi pregi:
perché niente io chiamo questo immenso universo
tranne te, mia rosa; in esso tu sei il mio tutto.

Quanto ancor più bella sembra la bellezza


Quanto ancor più bella sembra la bellezza,
per quel ricco ornamento che virtù le dona!
Bella ci appar la rosa, ma più bella la pensiamo
per la soave essenza che vive dentro a lei.
Anche le selvatiche hanno tinte molto intense
simili al colore delle rose profumate,
hanno le stesse spine e giocano con lo stesso brio
quando la brezza d'estate ne schiude gli ascosi boccioli:
ma poiché il loro pregio è solo l'apparenza,
abbandonate vivono, sfioriscono neglette e
solitarie muoiono. Non così per le fragranti rose:
la loro dolce morte divien soavissimo profumo:
e così è; per te, fiore stupendo e ambito,
come appassirai, i miei versi stilleran la tua virtù.

Non piangere per me

Non piangere per me
quando mi saprai morto
Non oltre il suono tetro della campana lugubre
Che dà notizia al mondo che sono fuggito
Dalla sua codardia per vivere coi vermi.
Anzi, se leggerai queste righe, dimentica
La mano che le ha scritte: io ti amo così tanto
Che vorrei scomparire dalla tua mente
Se il pensiero di me può portarti dolore.
Oh se mai tu posassi gli occhi su questi versi
quando forse sarò già sfatto nella terra,
Ti prego non chiamare il mio nome
Ma lascia che il tuo amore con la mia vita muoia.
Così che il mondo accorto non veda mai che tu
Soffri ancora e ne rida, quando non sarai più.

Se vuoi lasciarmi

Se proprio devi odiarmi
fallo ora,
ora che il mondo è intento
a contrastare ciò che faccio,
unisciti all'ostilità della fortuna,
piegami
non essere l'ultimo colpo
che arriva all'improvviso
Ah quando il mio cuore
avrà superato questa tristezza.
Non essere la retroguardia
di un dolore ormai vinto
non far seguire ad una notte ventosa
un piovoso mattino
non far indugiare un rigetto già deciso.
Se vuoi lasciarmi
non lasciarmi per ultimo
quando altri dolori meschini
avran fatto il loro danno
ma vieni per primo
così che io assaggi fin dall'inizio
il peggio della forza del destino
e le altri dolenti note
che ora sembrano dolenti
smetteranno di esserlo
di fronte la tua perdita.

mai nessuno ha amato

Non sarà che alle nozze di animi costanti
Io ammetta impedimenti, amore non è amore
Che muta quando scopre mutamenti,
O a separarsi inclina quando altri si separa.
Oh no, è un faro irremovibile
Che mira la tempesta e mai ne viene scosso;
Esso è la stella di ogni sperduta nave,
Remoto il suo valore, pur se il suo luogo noto.
Amore non soggiace al tempo, anche se labbra
E rosee guance cadranno sotto la sua arcuata falce.
Amore non muta in brevi ore e settimane,
Ma impavido resiste fino al giorno del Giudizio.
Se questo è errore, e sarà contro me provato,
allora io non ho mai scritto, e mai nessuno ha amato.

Per la verità, io non ti amo coi miei occhi

Per la verità, io non ti amo coi miei occhi,
perché essi vedono in te un mucchio di difetti;
ma è il mio cuore che ama quel che loro disprezzano
e, apparenze a parte, ne gode alla follia.
Né i miei orecchi delizia il timbro della tua voce,
né la mia sensibilità è incline a vili toccamenti,
né il mio gusto e l'olfatto bramano l'invito
al banchetto dei sensi con te soltanto.
Ma né i miei cinque spiriti, né i miei cinque sensi
possono dissuadere questo mio sciocco cuore dal tuo servizio,
avendo ormai perso ogni sembianza umana,
ridotto a schiavo e misero vassallo del tuo superbo cuore.
Solo in questo io considero la mia peste un bene:
che chi mi fa peccare, m'infligge pure la penitenza.

all amata

sonetto 92

Fai pure del tuo peggio per sottrarti a me,
ma per tutta la vita mi apparterrai:
vita che non durerà più a lungo del tuo amore,
perché essa completamente da quell'amore dipende.
Non devo perciò temere il massimo dei mali,
dal momento che il minimo di essi mi può causare la fine;
esiste per me un più felice stato
di questo continuo dipendere dai tuoi umori!
Tu non puoi torturarmi con la tua incostanza,
ne va della mia vita col tuo disdegno.
Oh, quale titolo alla felicità posseggo:
pago di avere il tuo affetto, contento di dover morire!
C'è cosa tanto bella che non tema macchia?
Tu potresti ingannarmi e io non saperlo.

sonetto 22


Non mi convincerà lo specchio ch'io sia vecchio,
fin quando tu e giovinezza avrete gli stessi anni;
ma quando vedrò il tuo volto solcato dalle rughe,
allora m'aspetto che morte termini i miei giorni.
Infatti, tutto il decoro di tua bellezza
non è che luminosa veste del mio cuore
che vive nel tuo petto, come il tuo nel mio:
e allora come potrei essere di te più vecchio?
Perciò, amore mio, abbia di te gran cura,
come anch'io farò, non per me, ma per tuo bene,
costudendo il tuo cuore teneramente,
come nutrice col suo bimbo, che non gli incolga male.
Non contare sul tuo cuore quando il mio sia spento;
tu me lo donasti non per averlo indietro.
-- William Shakespeare
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-113006?f=a:919>

Gli occhi della mia donna non sono come il sole

Gli occhi della mia donna non sono come il sole;
il corallo è assai più rosso del rosso delle sue labbra;
se la neve è bianca, allora i suoi seni sono bigi;
se i capelli sono crini, neri crini crescono sul suo capo.

Ho visto rose damascate, rosse e bianche,
ma tali rose non le vedo sulle guance;
e in certi profumi c'è maggior delizia
che non nel fiato che la mia donna esala.

Amo sentirla parlare, eppure so
che la musica ha un suono molto più gradito.
Ammetto di non aver mai veduto incedere una dea,
ma la mia donna camminando calca la terra.

Eppure, per il cielo, credo il mio amore tanto raro
quanto qualsiasi donna travisata da falsi paragoni.
-- William Shakespeare
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-174918?f=a:919>

2 gennaio 2015

Non ci sei

Ripensavo ai giorni passati
Io e te e a quel bacio che
Mi hai lasciato
Un'impronta profonda nel cuore
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei
Per dirti che ...
Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Se si potesse ruberei un nostro attimo
Per riaverti qui e riviverlo
Ma io so, so che non ci sei vicino a me.
So che non ci sei
Qui vicino a me non è importante lo sai
Ripensare a una storia rovinata
Da un pensiero tra noi
Insolita malinconia
Di te che sei andata via
Il dolore è troppo forte e non sai
Quanto ti vorrei per dirti che ...
Se si potesse giuro venderei l'anima
Per riavere te così splendida ma io so
So che non ci sei
Immaginarti vorrei qui vicino a me
Non rifarò più errori con te
Ti prego torna da me
Ho bisogno di te.
Vicino a me.

stupendo

È nei ritagli ormai del tempo 
che penso a quando tu eri qui 
era difficile ricordo bene 
ma era fantastico provarci insieme. 
Ed ora che non mi consolo 
guardando una fotografia 
mi rendo conto che il tempo vola 
e che la vita poi è una sola... 
E mi ricordo chi voleva 
al potere la fantasia... 
erano giorni di grandi sogni........sai 
erano vere anche le utopie 
Ma non ricordo se chi c'era 
aveva queste queste facce qui 
non mi dire che è proprio così 
non mi dire che son quelli lì! 
Ed ora che del mio domani 
non ho più la nostalgia 
ci vuole sempre qualche cosa da bere 
ci vuole sempre vicino un bicchiere! 
Ed ora che oramai non tremo 
nemmeno per amore...sì!... 
ci vuole quello che io non ho 
ci vuole pelo sullo stomaco! 
Però ricordo chi voleva 
un mondo meglio di così! 
sì proprio tu che ti fai delle storie... ma dai... 
cosa vuoi tu più di così. 
E cosa conta "chi perdeva" 
le regole sono così 
è la vita! ed è ora che cresci! 
devi prenderla così...... 
E' più forte di me! 
Non lo so 
se sto qui 
o se ritorno 
se ritorno 
se ritorno tra poco, tra poco....tra poco 
Però ricordo chi voleva 
un mondo meglio di così! 
Ancora tu che ci fai delle storie... ma dai... 
cosa vuoi tu più di così. 
E cosa conta "chi perdeva" 
le regole sono così 
è la vita ed è ora che cresci! 
devi viverla così.......

superstiti

Senza incontrare mai gli sguardi
Parliamo a lungo dei tuoi sbagli
Di storie in cui hai creduto
E foto che poi hai strappato
E di ferite aperte, di parole sempre le stesse,
Dette ma svuotate, perciò dimenticate

Sai che c'è, c'è che prima o poi
Ti accorgerai che,
IoS sono quello che hai voluto,
Che da sempre hai cercato

Sono qui e adesso son venuto a prenderti
Sono qui se non mi riconosci guardami
Mi amavi già, lo capirai, non finirà mai
In una specie estinta noi,
Unici due superstiti

Sai non voglio, non pretendo
Cose che non mi vuoi dare
Non so dire frasi fatte
Per un letto da disfare che
Poi non ti è rimasto niente,
É solo che io ero già nel tuo futuro,
Nel passato nel presente

Sono qui per farti credere ai miracoli
Sono qui per sovvertire i pronostici
L'amore è una marea, come distrugge crea
E tu non puoi respingermi,
Lo sanno anche gli angeli

Stai con me

Stai con me
Di pioggia o di sole
Stai con me
Nel bene o nel male
Quando tu
Non ci sei
Stai con me
Che a volte mi perdo
Senza te
In questo deserto
Stai con me
Perché mai come adesso ho bisogno di te
Quanta vita che corre via
Augurandomi che non sia
Tardi ormai
Per ritrovare te in me stesso
Credi… siamo nati insieme e cresciuti qua…
Anelli di catene uniti, per non spezzarsi più
Stai con me nell'alto dei cieli
Stai con me tra questi veleni
E se avrai perduto i ricordi
Nella ruggine stanchi, se avrai rimpianti
Non dimenticare il mare
Calmo nei mattini limpidi
Quella voglia di partire…
Che ci mette ancora i brividi
Stai con me
In tutti i miei giorni
Quelli no
Di quelli bastardi
Stai con me
Nei giorni sereni
Mai così passeggeri
Mai come adesso
Quanta vita che corre via
Quanti ostacoli nella mia
E lo sai puoi salvarmi solo tu
Siamo nati insieme
Stai con me nell'alto dei cieli
Stai con me tra questi veleni
Tutto ormai è meno di niente
Solo tu il mio presente
Adesso stai con me
Ora che cammino un po' assente
Tra i rumori e la gente
Pensando che tu stai con me

Tu fuoco che brucia

Tu fuoco che brucia
L'anima smania
Tentazione pura
Tu la fine del mondo
Ti stavo aspettando
Fai di me quello che vuoi
Tu mi travolgi come un onda
Puoi avermi puoi uccidermi
Con una parola

Ma io non esisto tu non mi vedi non parli con me
Non sai niente di me di me
Ha!!...non esisto per te
Sono una sagoma senza materia
Per te sono chi non c'é...invisibile

1 gennaio 2015

Coltivate la vostra anima.

Non ce ne sono molte nell'universo, e non ci restano mai a lungo, perciò
non sprecate l'occasione che avete di sentire davvero la vita. Abbattete
le barriere della miseria spirituale, tentate, sbagliate e tentate
ancora, tornate sulle vostre posizioni, non siate pigri, non sentitevi
al mai al traguardo, ma continuate, sempre, a 30, a 50, a 70, a 90 anni,
imparate ogni giorno a sentire di più, ancora e ancora, e comunicate,
condividete questa ricchezza, con le parole, con le azioni, con tutto
quello che vi viene in mente.La vita è già speciale di suo, ma è questo,
il senso scritto nella carne, il senso che va dalla prima cellula alla
coscienza umana, che la rende divina.

Tang