31 agosto 2014

LETTERA DI ABRAHAM LINCOLN ALL'INSEGNANTE DI SUO FIGLIO...

Caro professore, lei dovrà insegnare al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la verità;
ma la prego di dirgli pure che per ogni malvagio c’è un eroe, per ogni egoista c’è un leader generoso.
Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico...
e che vale molto più una moneta guadagnata con il lavoro che una moneta trovata.
Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall’invidia
e gli faccia riconoscere l’allegria profonda di un sorriso silenzioso.
Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma anche distrarsi con gli uccelli nel cielo,
i fiori nei campi, le colline e le valli.
Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria,
gli insegni a credere in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti.
Gli insegni ad essere gentile con i gentili e duro con i duri e
a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli altri.
Gli insegni ad ascoltare tutti ma, nel momento della verità, a decidere da solo.
Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri uomini piangono.
Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e a combattere anche da solo contro tutti, quando è convinto di aver ragione.
Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempera l’acciaio.
Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere coraggioso.
Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso, perché solo così può avere fiducia negli uomini.
So che le chiedo molto, ma veda cosa può fare, caro maestro.

25 agosto 2014

felicità

L a donna e le sue armi naturali

La natura ha destinato le giovinette a quello che, in termini teatrali,
si chiama «colpo di scena.: infatti, per pochi anni la natura ha donato
loro rigogliosa bellezza, fascino e pienezza di forme, a spese di tutto
il resto della loro vita, affinché, durante quegli anni, siano capaci di
impadronirsi della fantasia di un uomo in misura tale che egli sia
indotto a prendersi onestamente una di loro per tutta la vita, in una
forma qualsiasi, passo al quale la mera riflessione razionale non
sembrerebbe aver dato nessuna sicura garanzia di invogliare l'uomo.
Perciò la natura ha provvisto la femmina, appunto come ogni altra sua
creatura, delle armi e degli utensili di cui ha bisogno per la sicurezza
della sua esistenza e per tutto il periodo in cui ne ha bisogno; e anche
qui la natura ha proweduto con la sua consueta parsimonia. Come ad
esempio la formica femmina, dopo l'accoppiamento, perde le ali,
superflue, anzi pericolose per la prole, così di solito, dopo una o due
gravidanze, la donna perde la sua bellezza e probabilmente perfino per
la stessa ragione. Le donne, in quanto sesso più debole, sono costrette
dalla natura a far ricorso non già alla forza, ma all'astuzia: di qui
deriva la loro istintiva scaltrezza e la loro insopprimibile tendenza
alla menzogna. Poiché, nello stesso modo in cui la natura ha armato il
leone di artigli e denti, l'elefante e il cinghiale di zanne, il toro di
corna e la seppia dell'inchiostro che intorbida l'acqua, così ha dotato
la donna dell'arte di fingere per proteggersi e difendersi, e tutta la
forza che ha dato all'uomo sotto forma di vigore fisico e di ragione è
stata fornita dalla natura alla donna sotto forma della suddetta
qualità. La finzione è perciò innata nella donna, ed è propria, quasi
nella stessa misura, della donna stupida come di quella intelligente.
Farne uso in ogni occasione è quindi naturale a lei com'è naturale per
quegli animali usare immediatamente, a ogni attacco, le armi

La cattività inflitta agli animali

L'uomo imprigiona in un metro cubo d'aria l'uccello che è organizzato
per spaziare nella metà del mondo; qui rinchiuso, esso lentamente muore,
languendo e cantando,
poiché:
L'uccello nella gabbia canta non di piacere ma di rabbia, non solo, ma
l'uomo mette alla catena il suo amico più fedele, il cane, che è cosi
intelli-gente! Non mi capita mai di vederne uno senza provare
grandissima compassione per il cane e profonda indignazione per il suo
padrone, e con vera soddisfazione ripenso a un caso narrato alcuni anni
fa dal T i m e s:
un Lord, il quale teneva un bel cane alla catena, un giorno,
attraversando il giardino, si azzardò ad accarezzarlo, ma il cane gli
sbranò il braccio per tutta la lunghezza: ben fatto! Con ciò voleva
dire: « T u non sei il mio padrone, ma il mio diavolo, che vuole
trasformare in inferno la mia breve esistenza». Possa ciò succedere a
tutti quelli che mettono il cane alla catena. Anche tenere gli uccelli
in gabbia è crudele: costringere in un metro cubo questi esseri, così
favoriti dalla natura, che in rapido volo trascorrono gli spazi del
cielo, per pascersi delle loro strida!

rimani

Rimani
Rimani! Riposati accanto a me.
Non te ne andare.
Io ti veglierò. Io ti proteggerò.
Ti pentirai di tutto fuorchè d'essere venuto a me, liberamente, fieramente.
Ti amo. Non ho nessun pensiero che non sia tuo;
non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te.
Lo sai. Non vedo nella mia vita altro compagno, non vedo altra gioia
Rimani.
Riposati. Non temere di nulla.
Dormi stanotte sul mio cuore...

16 agosto 2014

Il matrimonio cinese manda in tilt il traffico: colpa della maxi Limousine

Volevano sposarsi in grande, e non passare inosservati. Ci sono riusciti
in pieno. Anche se ora la coppia di giovani cinesi che ieri mattina ha
celebrato il suo matrimonio potrebbe avere qualche grana. Già, perché lo
sposo aveva preso a noleggio una gigantesca Audi Limousine di quasi
dieci metri, capace di ospitare fino a 16 persone.

Solo che non aveva fatto il conto con le strette strade italiane e con
la meccanica. Che l'ha tradito sul più bello. Così, quando l'autista ha
cercato di manovrare per invertire la marcia nella centralissima via
Feltrina a Biadene, si è rotto lo sterzo proprio quando la limousine era
di traverso. Risultato: traffico in tilt, automobilisti infuriati e
matrimonio a rischio.

12 agosto 2014

Le 10 frasi più belle sull'amore

1

Ama, e fa' ciò che vuoi.
Agostino d'Ippona

2
Amore non è guardarsi a vicenda; è guardare insieme nella stessa direzione.
Antoine de Saint-Exupéry

3
L'amore consiste in questo, che due solitudini si proteggono a vicenda, si toccano, si salutano.
Rainer Maria Rilke

4
Quel che si fa per amore, è sempre al di là del bene e del male.
Friedrich Nietzsche

5
La vita è un sonno, l'amore ne è il sogno, e avrete vissuto se avete amato.
Alfred de Musset

6
L'amore, sono lo spazio e il tempo resi sensibili al cuore.
Marcel Proust

7
Quando non si ama troppo, non si ama abbastanza.
Roger de Bussy-Rabutin

8
Chi non ha mai amato non ha mai vissuto.
John Gay

9
Non si vive se non il tempo che si ama.
Claude Adrien Helvétius

10
Il paradiso è amare e essere amati.
Marcel Jouhandeau

TRIANGOLO SESSUALE TRA GLI SCAVI DI POMPEI ,FERMATI UN UOMO E DUE DONNE

POMPEI - Triangolo sessuale tra le antiche vestigia: denunciati tre
giovani. Hanno violato l'antica città per fare sesso a tre come i romani
del 79 dopo Cristo.
Il sogno erotico del triangolo sessuale nella suggestiva Pompei a luci
rosse - atto molto in voga nella città romana - fantasticato dai tre
giovani, (un francese e due italiane di età compresa tra i 23 e i 27
anni), è però sfumato quando i custodi degli scavi li hanno bloccati ai
preliminari.

I tre hanno scavalcato il cancello d'ingresso di Piazza Esedra, nel
cuore della notte, per raggiungere il luogo più erotico dell'area
archeologica: le "Terme Suburbane". Le pareti degli ambienti termali
sono tappezzate di immagini erotiche, (che qualche studioso
contemporaneo ha addirittura definito oscene), che non lasciano nulla
alla fantasia. I 6 affreschi, posti nell'apodyterium (spogliatoio),
secondo gli esperti sono un vero e proprio "catalogo erotico"
dell'epoca, raffigurante le "prestazioni" offerte dalle prostitute di
duemila anni fa ai ricchi commercianti che si recavano a Pompei per
concludere gli affari importanti. Ebbene è proprio lì che i giovani
volevano cedere ai piaceri carnali.

I tre sono stati presi in consegna dagli agenti del commissariato
pompeiano, agli ordini del vicequestore aggiunto Maria Rosaria Romano,
che li hanno denunciati per violazione di proprietà.
I ragazzi, ai custodi che li hanno "interrotti", hanno manifestato il
loro rammarico non per le conseguenze giudiziarie conseguenti al reato
che hanno commesso, bensì per non aver potuto dare seguito alle loro
fantasie erotiche. "Ci riproveremo", hanno, però, detto i giovani.

10 agosto 2014

Ti amo ancora

Mi dici che te ne vai
E sto cercando di capire
Mi sono reso conto
Che dovrei farmene una ragione

Ma se devi andare
Devi anche sapere
Che mi sta uccidendo
E tutte le cose
che non ti ho mai sembrato mostare
Te le devo far vedere

Ragazza, è passato così tanto tempo
(Dimmi) dimmi come sarebbe stato
Uno di noi due
sa che non apparteniamo
Ognuno alla compagnia
Mi ha colpito così dentro
Mi stai dicendo addio
Vuoi essere libera
E sapendo che te ne sei andata
Lasciandomi dietro
Ciò che devo farti vedere
Ciò che devo farti vedere
Devo farti vedere

Ti amo ancora
Ti amo ancora
Ti amo veramente
Ti amo ancora

La gente mi dice
Che dovrei vincere a ogni costo
Ma ora vedo del fumo schiarirsi
La battaglia è stata persa
Lo vedo nei tuoi occhi
Non hai mai dovuto mentire
Sono fuori dalla tua vita
Stanotte ti sognerò lontana
E puoi ancora essere mia
Ma sto sognando una bugia
Sognando una bugia
Mi fa venir voglia di morire

Perché ti amo ancora
Ti amo ancora
Baby, baby ti amo
Ti amo ancora

E quando penso a tutte
le cose che non saprai mai
C'è rimasto così tanto da dire
Perché ragazza, ora vedo
il prezzo per averti perso
Pagherò la mia metà
Pagherò la mia metà
Ogni singolo giorno
Ascolta quello che ti dico

Ti amo ancora
Ti amo ancora
Ti amo veramente
Ti amo ancora
Baby, baby, ti amo
Ti amo
Ti amo veramente

8 agosto 2014

AUTISTA VIENE RISARCITO CON 21MILA DOLLARI,IN MONETINE: "UNA SETTIMANA PER CONTARLI"

LOS ANGELES - Ventunmila dollari, tutti in monetine: una vera e propria
valanga. E' quanto si è visto consegnare Andres Carrasco, 73enne di Los
Angeles, come risarcimento da parte di Adriana's Insurance. L'anziano,
ex guidatore di autobus, vinse una causa nel 2012 dopo aver provato di
essere stato aggredito fisicamente da uno degli impiegati del gruppo
assicurativo di cui era cliente.
E qui arriva la beffa: l'intero importo, appunto di 21mila dollari, è
stato recapitato nell'ufficio del suo avvocato Antonio Gallo da un
camion carico di oltre 16 cesti da circa 20 chilogrammi ciascuno, pieni
di monete in tagli da uno, cinque, 10 e 15 centesimi: ci sono volute
otto persone per scaricarli tutti. Credendo si trattasse di uno scherzo,
l'avvocato ha contattato la compagnia che ha confermato che non gli
avrebbero staccato un assegno. "Ora ci vorrà più di una settimana per
contarli tutti", ha detto. "Sono deluso dal modo in cui l'Adriana's
tratta i suoi più vecchi clienti", ha dichiarato Carrasco, che chiede
all'assicurazione di far fronte a questo "dispettoso" risarcimento