4 gennaio 2013

Un uomo entra in camera di una donna di notte e la inganna: per una legge del 1872 è innocente


Una corte d'Appello californiana ha assolto un uomo, condannato per stupro in primo grado, sulla base di una legge del 1872 che non protegge le donne nubili dall'inganno.

L'INGANNO - Julio Morales, che era stato condannato a tre anni, una notte, era entrato nella camera da letto della donna, si era infilato nel letto e aveva finto di essere il suo fidanzato, uscito da poco. La Corte giovedì ha ribaltato la condanna del primo grado, chiedendo, però, che il processo venga ripetuto. La vittima aveva raccontato di essersi addormentata con il fidanzato nella stanza, e di essersi accorta di aver fatto sesso con un'altra persona soltanto al mattino.

LA DONNA NUBILE - Il giudice, Thomas L. Willhite Jr., ha spiegato: «Quest'uomo ha commesso uno stupro? Per anomalie storiche nella legge e per la definizione di legge dello stupro, la risposta è "no", anche se, se la donna fosse stata sposata e l'uomo avesse impersonato il marito, la risposta sarebbe "sì"». La decisione, oltre alla revisione del processo - non era chiaro se la condanna avesse riguardato in particolare il sesso con una persona addormentata, e in stato d'alterazione alcolica, oppure l'inganno - chiede anche che i legislatori esaminino questa norma, nata in Inghilterra, che riteneva il sesso consenziente anche se le vittime erano state tratte in inganno sull'identità del partner.

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