9 ottobre 2011

SOSIA DI SADDAM RIFIUTA DI,GIRARE PORNO. PICCHIATO

IL CAIRO - Le sue uniche colpe sono state quelle di somigliare
incredibilmente a Saddam Hussein e di essersi rifiutato di girare un
porno. Tanto è bastato a un gruppo di iracheni per picchiare un
cittadino egiziano fino a ridurlo in condizioni da ricovero urgente.
L'uomo, sosia di Saddam Hussein, è stato rapito e picchiato da una banda
armata di uomini che voleva costringerlo a recitare nel ruolo dell'ex
dittatore in film pornografici. È lo stesso Mohamed Bishr a raccontarlo
al portale in lingua araba di Ahram, dicendo che domenica scorsa è stato
avvicinato da tre uomini vestiti di nero mentre si dirigeva verso un bar
di Alessandria d'Egitto ed è stato costretto a salire su un furgone. «I
tre uomini avevano pistole alle loro cinture, mi hanno costretto a
scendere dall'auto e a salire dul furgone, colpendomi alla testa», ha
detto Bishr, che al-Ahram descrive come un musulmano devoto.

Il figlio di Bishr, Mahmoud, ha detto che il padre era già stato
avvicinato da un gruppo di persone, che parlavano arabo in dialetto
iracheno o siriano, e che gli avevano offerto l'equivalente di 333mila
dollari per recitare nel ruolo di Saddam Hussein in un film
pornografico. Bishr ha rifiutato e per questo ha ricevuto una serie di
telefonate minatorie, che lo minacciavano di rapimento se non avesse
cambiato idea. A queste, è seguito il breve sequestro, le percosse e il
rilascio scaricato dal furgone. Bishr ha spiegato che l'ultima cosa che
ricorda erano gli uomini che urlavano l'uno con l'altro e che poi lo
hanno gettato giù dal furgone, lasciandolo a faccia a terra sul
marciapiede. I passanti sono subito accorsi per soccorrerlo, ma non
hanno fermato gli assalitori. Non è la prima volta che Bishr viene
aggredito per la sua straordinaria somiglianza con Saddam Hussein, come
denunciano i suoi figli.

Altri iracheni in Egitto lo avevano in precedenza aggredito, dicendogli:
«tu sei Saddam Hussein e noi ti consegneremo per un milione di dollari
di ricompensa». Bishr ha cambiato residenza quattro volte per evitare
queste situazioni, hanno denunciato i figli. «Abbiamo chiesto alla
polizia una protezione speciale per nostro padre, perchè questo ci è
successo molte volte», spiega Mahmoud.

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