29 ottobre 2011

Jobs cambiava auto ogni sei mesi, svelato il mistero della mercedes senza targa

Il metodo legale (e molto costoso): acquistava una macchina nuova sempre identica

MILANO - Per anni è stato visto scorrazzare per le strade californiane su una Mercedes SL55 AMG priva di targa e i fan della Apple hanno formulato le ipotesi più assurde per spiegare come riuscisse a viaggiare senza infrangere la legge. C'è chi ha sostenuto che l'ex Ceo dell'azienda di Cupertino avesse sostituito la targa con un codice a barre e chi invece assicurava che avesse acquistato un permesso speciale dalla polizia locale. Altri, ancora più fantasiosamente, ipotizzavano che Jobs pagasse ogni mese un numero imprecisato di multe pur di non mettere a rischio la propria privacy. Ma a poche settimane dalla scomparsa del guru della mela morsicata, il mistero della Mercedes di color argento e senza targa è stato svelato da Jon Callas, ex collega di Jobs, oggi amministrazione delegato del gruppo tecnologico Entrust. Callas ha confessato che Jobs aveva trovato un metodo semplice e legale per guidare sempre senza targa: cambiare auto ogni sei mesi

ACCORDO SINGOLARE - L'attuale Ceo di Entrust ha affermato che tutte le spiegazioni presentate fino ad oggi dai seguaci di Jobs sono molto fantasiose, ma nessuna si è avvicinata alla verità. La legislazione californiana - ha spiegato l'attuale Ceo di Entrust - impone agli automobilisti di apporre la targa sul veicolo entro sei mesi dall'acquisto. Jobs, rifacendosi al celebre slogan della Apple «Think different» aveva concluso un accordo davvero singolare con una società di leasing californiana: ogni sei mesi rivendeva la sua Mercedes SL 55 AMG alla compagnia di leasing e ne acquistava una nuova, identica e naturalmente dello stesso colore. Grazie a questo geniale e costoso stratagemma (l'auto costa intorno ai 150 mila euro) il guru informatico non era costretto a mettere la targa al veicolo e poteva tranquillamente viaggiare su tutte le strade della California senza incorrere in sanzioni.

Guida a 200 all'ora, fermata dalla polizia, ragazza nuda in auto semina panico

COLUMBUS - Un lungo inseguimento in autostrada a 200 all'ora. Finalmente
la vettura viene fermata. E quando la polizia fa scendere il guidatore
scopre che non è un lui, ma una lei, nuda in auto.
Il tutto è accaduto in Ohio e sta facendo il giro del web. Erin B.
Holdsworth, 28 anni, si trovava a Bainbridge Township lo scorso 11
ottobre. Correva a 128 miglia orarie, pari ai nostri duecento chilometri.
Quando poi la polizia, dopo averla intercettata, è riuscita a fermarla
lei è scesa nuda, con soltanto le scarpe da tennis e una fascia al seno.
La ragazza è andata anche in escandescenze nel retro dell'auto della
polizia, prendendo a calci i vetri della vettura, rifiutando poi il
testo alcolico.

28 ottobre 2011

Chiamano i due figli Adolf Hitler e Aryan Nation: in affidamento

Chiamano i due figli Adolf Hitler e JoyceLynn Aryan Nation e i servizi sociali danno i ragazzini  in affidamento. E' quello che è successo a una coppia americana originaria del New Jersey che si è vista sottrarre i due figli tre anni fa con l'unica motivazione del nome. Ora, però, il giudice potrebbe dare ragione ai genitori perché l'attribuzione di un nome particolare, anche se legato ad un personaggio storico come Adolf Hitler, non sarebbe un motivo sufficiente per sottrarre dei minori ai genitori.

L'affidamento - La vicenda ha avuto inizio nel 2008 quando la signora Campbell aveva richiesto ad una pasticceria una torta di compleanno con il nome del figlio, Adolf Hitler. La polizia era immediatamente arrivata a casa della donna dove aveva scoperto che anche l'altra figlia aveva un nome insolito. Immediata la decisione dei servizi sociali di prelevare i bambini e darli in affidamento. Tuttavia tra i motivi del provvedimento non era assolutamente menzionato alcun comportamento della coppia lesivo nei confronti dei figli, ragion per cui ora la corte, che si riunirà a dicembre, potrebbe ribaltare completamente la siuazione permettendo ai bambini di rientrare a casa loro.

I vescovi tedeschi fanno soldi vendendo sesso e satana

Un gemellaggio economico tra erotismo e religione sarebbe come minimo un sodalizio immorale, almeno nell’ambito della tradizione cristiana. Non c’è bisogno di essere credenti arcidevoti per sapere che lo sfruttamento commerciale del sesso è inconciliabile con la predicazione della fede. Il comandamento è universale, ma la Germania fa eccezione per una spericolata iniziativa editoriale con cui, per dirla col titolo del quotidiano Die Welt, "la Chiesa cattolica accumula un patrimonio con il porno".
 
È venuto fuori, infatti, che la casa editrice dei vescovi tedeschi Weltbild fa affari con la distribuzione di libri a luci rosse. Qualche esempio dei volumi più recenti in vendita sulla rete di Weltbild: Sesso per intenditori – l'arte di far perdere la testa alle donne oppure La puttana dell’avvocato. Molto reclamizzato anche Il conte Porno. Se non bastassero i titoli, i sensuali nudi femminili in copertina fanno svanire qualsiasi dubbio sul contenuto. Si può acquistare per 8,90 euro anche un nuovo vocabolario dell'amore mercenario: Chiamami sgualdrina. Nel catalogo stampato mensilmente e sul web si possono ordinare non soltanto libri erotici ma anche almanacchi di esoterismo e magia, e perfino guide sui misteri del satanismo. "Il catalogo online di Weltbild oggi offre circa 2.500 titoli erotici", scrive il giornale berlinese che ha scoperchiato la faccenda. Weltbild è un colosso multimediale con sede ad Augsburg in Baviera, 6.400 dipendenti, un miliardo e 700 milioni di euro di fatturato, 20 milioni di clienti, seconda solo ad Amazon nelle vendite per corrispondenza sul mercato tedesco. La proprietà è suddivisa tra le diocesi cattoliche tedesche, ma il presidente è il laico agnostico Carell Halff.  La quota maggiore (13,2%) appartiene all’arcidiocesi di Monaco che per pochi anni (1977-1982) fu guidata da Joseph Ratzinger.

Il coinvolgimento dell'episcopato tedesco nella letteratura diabolica avvenne più tardi. Risale al 1998 quando la fusione di 7 case editrici di Weltbild con 5 dell'editore Georg von Holtzbrinck generò il gruppo Droemer Knaur. L'operazione è costata 25 milioni di euro alle casse ecclesiastiche in cambio del 50% della nuova creatura che ha portato in dote un ghiotto assortimento di autori e titoli per adulti. Naturalmente nelle parrocchie non sono mancate le lagnanze ed è partita una lettera di 70 pagine alle diocesi azioniste  per protestare contro lo scandalo. Ma i prelati finora tacciono o minimizzano.

Dal Mi-sex al Forum delle religioni. A Milano il sacro e il profano vanno a braccetto

Nel giro di pochissimo tempo lo stesso ufficio stampa ha promosso due
iniziative a dir poco in contrapposizione fra loro: il Mi-sex, la fiera
meneghina dedicata all'hard e il Forum delle religioni che riunirà in
preghiera cinque confessioni diverse

Il diavolo e l'acqua santa a Milano vanno a braccetto. Un versatile
ufficio stampa è riuscito nell'impresa di promuovere il "Mi-sex", la
fiera meneghina dedicata al sesso, e il "Forum delle Religioni". Il
merito è di Guido Robustelli, promotore di eventi, concerti e artisti
del calibro di Eros Ramazzotti, Franco Battiato e Zucchero. C'era il suo
nome dietro la 35esima fiera del sesso che, a inizio ottobre, nel
padiglione hi-tech ribattezzato "Luna Pork" ha ospitato Maurizia
Paradiso, "l'indiscussa sacerdotessa dell'eros", come si legge nei
comunicati. Neanche un mese dopo, Robustelli si cambia d'abito e
promuove il forum che il 6 novembre riunirà in preghiera collettiva
cinque confessioni religiose, Curia milanese in prima fila. Appuntamento
alla Loggia dei Mercanti alle 15, poi tutti in corteo verso palazzo
Marino per un saluto del sindaco Giuliano Pisapia.

Contattato da Ilfattoquotidiano.it, Robustelli inizialmente si mostra
imbarazzato, ma alla fine invoca la crisi e, con una certa dose di
autoironia, dice: "Stavolta mi sa che ho fatto una cazzata ma ho voluto
dare una mano a degli amici mentre per il Mi-Sex si è trattato di un
lavoro vero e proprio. Certo se fai l'ufficio stampa oggi, con i chiari
di luna che ci sono, devi prendere un po' tutto quello che arriva e a
volte non ti accorgi neppure che una cosa stride con un'altra". In
effetti i due comunicati, ciascuno inappuntabile singolarmente preso,
fanno davvero sorridere se messi uno accanto all'altro.

In quello relativo alla fiera del sesso, ad esempio, si auspica
un'ulteriore emancipazione della società e il "superamento dei limiti
che ancora inibiscono le possibilità di totale e libera espressione
dell'erotismo". Le 25 righe di invito si trasformano così in un piccolo
phamplet sull'italico erotismo: "Mi-sex ha avuto il merito di
ridimensionare le ipocrisie e di dimostrare che l'equazione 'sesso
uguale peccato' non era più valida come, per troppo tempo, era stato
gridato ai quattro venti". Segue un minuzioso elenco di immancabili
attrazioni: oltre al già citato "Luna Pork", lo spazio per i provini "i
nuovi volti del porno" fatti direttamente da Riccardo Schicchi,
l'iniziativa "nude alla meta" che permette alle donne i entrare gratis
se si presentano alla cassa come mamma le ha fatte. Robustelli segnala
anche l'area "pervert" per gli aficionados del sesso estremo dove "si
può giocare in tutta sicurezza, al sempre intrigante, sado-maso. Per gli
amanti del lesbo, esibizioni senza sosta, nella vetrina appositamente
dedicata".

Toni decisamente diversi quelli del comunicato sul Forum delle Religioni
che è arrivato all'undicesima edizione. "Ci tengo a precisare che si
tratta di una cosa serissima", avverte Robustelli. E in effetti si
esalta con fervore l'amore e la pace universale e il raggiungimento
dell'equilibrio interiore tramite la pratica religiosa. "A questo scopo
– si legge nel comunicato – le comunità religiose di una città possono
essere un indispensabile supporto e un interlocutore necessario per
tutti coloro che vi dimorano e per una classe politica attenta al
benessere morale e materiale della società". Parole sante, archiviato il
porno. Unica avvertenza, attenzione a non confondere i destinatari delle
mailinglist invitando gli assatanati del Misex alla processione e la
comunità evangelica al "Luna Pork".

Usa, lei si finge l'ex su facebook, ora rischia 18 mesi di carcere

Potrebbe aver violato le regole del social network

Crea un profilo su Facebook fingendo di essere il suo ex fidanzato e ora
rischia fino a 18 mesi di carcere. Questa la storia di Dana Thornton,
una ragazza del New Jersey accusata dalle autorità di Morris County di
furto di identità. I legali della Thornton, però, respingono le accuse:
la legge vigente nello stato non si applicherebbe infatti a internet.
Tuttavia ammettono la possibilità che la donna abbia violato le regole
di Facebook creando un profilo falso.

L'accusa formulata dalle autorità nei confronti della quarantunenne di
Belleville, è quella di aver creato una pagina sul social network
impersonando il suo ex, il detective Michael Lasalandra con il quale la
storia era già terminata da tempo. La donna avrebbe pubblicato sulla
pagina in questione la data di nascita e le foto dell'uomo, aggiungendo
commenti pungenti relativi alla carriera e alle scelte di vita, fingendo
che fosse lo stesso Lasalandra a scriverli.

L'udienza è in programma il 2 novembre e l'avvocato della Thornton,
Richard M. Roberts, ha già pronta la sua strategia. Per il legale,
infatti, non vi è alcuna legge in New Jersey secondo la quale il
comportamento della donna costituisca un reato.

Si rompe il finestrino: Ryanair lo ripara con «il nastro adesivo». Volo sospeso

Era stato «aggiustato» poco prima del decollo. Panico a bordo: «Il pilota rischiava di essere risucchiato»

MILANO - Paura a bordo di un volo Ryanair da Stansted (Londra, Inghilterra) per Riga (Lettonia): l’apparecchio è dovuto rientrare a Londra quando un finestrino del pilota, a quanto sembra tenuto insieme col del nastro adesivo, ha iniziato a produrre dei «rumori preoccupanti».

LA RIPARAZIONE - Poco prima della partenza del Boeing 737-800 (avvenuto il 29 settembre scorso con 200 passeggeri a bordo) il vetro della cabina di guida era stato «riparato» dal personale di terra con del nastro adesivo. La scena era stata osservata, dall'aeroporto, con incredulità e orrore da alcuni testimoni che hanno successivamente pubblicato le foto su Internet. Si vedono due addetti alla manutenzione che a quanto pare stendono del nastro intorno al bordo esterno del parabrezza dell'aereo. Nonostante la protesta isolata di alcuni passeggeri, riferisce il tabloid The Sun, l’apparecchio della compagnia irlandese low cost è decollato senza imprevisti. Tuttavia, appena 20 minuti dopo la partenza il volo verso la capitale lettone è stato interrotto. Il motivo: il cedimento della riparazione fatta col nastro adesivo, che era appunto stato utilizzato poco prima per fissare un finestrino di uno dei piloti.

PRECAUZIONE - Il capitano avrebbe dunque deciso di rientrare a Stansted in via precauzionale. «Quando eravamo in volo ci hanno comunicato che dovevamo ritornare indietro a causa del finestrino danneggiato», ha raccontato ai media il passeggero Anthony Neal. Il 33enne parla di scene da incubo: «Ci hanno tenuti all'oscuro di tutto, è scoppiato il panico. Abbiamo osservato l'equipaggio che riparava freneticamente il finestrino con del nastro adesivo». Turbato per quanto accaduto anche John Guntrip, un ex pilota interpellato dal Sun: «Avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche: se il vetro si fosse staccato solo po' di più, il pilota avrebbe potuto essere risucchiato nel vuoto mentre era in volo». Un portavoce dell’IAA, l'autorità irlandese competente, ha spiegato al Daily Maildi aver completato le indagini sull'incidente, e che il nastro è stato utilizzato «come ulteriore precauzione per garantire una migliore tenuta del vetro», che aveva dato qualche avviso di instabilità durante il volo precedente.

PROCEDURE CORRETTE - La linea aerea low cost ci tiene spegnere le polemiche. Dall'ufficio stampa di Ryanair fanno sapere di «non commentare le questioni tecniche di routine», e che «tutti i voli Ryanair operano in conformità con gli standard di sicurezza approvati da Boeing e CAA/EASA». Una rappresentante dell’IAA ha dichiarato: «Tutta la manutenzione è stata fatta in linea con le procedure corrette».

 

NAPOLI, VENDESI TOMBA: LOCULO A 800MILA EURO

NAPOLI - "Vendesi loculo rifinito, no perditempo". Ai tempi di Facebook la tomba si vende on line. Sul sito Immobiliare.it, spazio we dedicato agli annunvi immobiliari, è apparsa una curiosa inserzione: a Napoli, più precisamente nello storico cimitero di Poggioreale, è in vendita una tomba monumentale risalente al 1800. Qualcuno ha pensato che si trattasse di uno scherzo legato all'avvicinarsi di Halloween, ma non è così. Quella in vendita, 800.000 euro il prezzo richiesto, è un'edicola funeraria ristrutturata nell'ultimo decennio che, grazie a decorazioni in oro e marmi pregiati, capitelli e parti murarie scolpite a mano, secondo il proponente deve essere considerata una vera e propria opera architettonica monumentale.


ALTRI CASI
Non è la prima volta che si usa il web per questo genere di annunci e fino a non troppo tempo fa, sempre su Immobiliare.it, era in vendita a Biella una tomba con ben 26 loculi. In quel caso le trattative erano riservate, ma l'annuncio esplicitava che l'immobile godeva di ottima posizione con estrema visibilità. La giurisprudenza in materia di tombe ed eventuale loro cessione è alquanto preciso e vieta la possibilità di vendere il diritto di sepoltura. A ben guardare, infatti, ciò che si vende è il manufatto e non l'usufrutto: per godere di quello il compratore dovrà parlare con chi gestisce il cimitero. Una delle più note leggi del mercato afferma che offerta e domanda debbano incontrarsi, ed ecco che, questa volta nella sezione Immobili commerciali del sito, c'è chi vende un'intera agenzia di pompe funebri ad Arona, in provincia di Novara.

ANCHE CHIESE SCONSACRATE L'annuncio precisa che nell'offerta sono comprese anche le due camere ardenti. Prezzo richiesto 250.000 euro. Qualche anno fa Immobiliare.it mise in evidenza come fossero in vendita in tutta Italia decine di chiese sconsacrate trasformate in abitazioni, ma al di là della facile ironia fu subito evidente come la vendita online di questi immobili ne permettesse anche il recupero e la conservazione; stessa sorte probabilmente, potrebbe toccare ai monumenti funerari e alle cappelle mortuarie private, spesso vere e proprie opere d'arte, diffuse nei tantissimi cimiteri monumentali delle nostre città.

VINCE 32.000 € IN TV E IL SUO CAPO LA LICENZIA

BERLINO - «Tu ora non hai tanto bisogno di soldi. E io non ne ho da regalare». Friedhild Miller è rimasta incredula dopo aver ricevuto quell'sms dal suo datore di lavoro. Il giorno prima, lunedì, la donna, che fino ad allora lavorava come segretaria in una ditta di spedizioni-auto, aveva vinto 32mila euro nella versione tedesca della trasmissione televisiva Chi vuol esser miliardario. Motivo sufficiente, secondo il suo capo, per licenziarla.

La 42enne tedesca di Sindelfingen, nel Baden-Wuerttemberg (sud-ovest della Germania), aveva lasciato la trasmissione del noto conduttore televisivo Guenther Jauch con le lacrime agli occhi per la gioia, racconta il tabloid Bild, ignara di quel che stava maturando nella testa del suo datore di lavoro. Prima di recarsi in ufficio, martedì, ancora emozionata Miller scrive una mail al proprietario della ditta Salvador S., che pochi minuti dopo risponde con un sms scioccante.
Miller lavorava da agosto part-time dopo una lunga pausa maternità. Il posto era importante, racconta. Eppure Salvador S. non ci sta a fare la parte del cattivo e spiega: «La mia impresa ha tre dipendenti fissi e ora le commesse stagionali languono. Per questo sono contento se posso evitare di pagare qualcuno».
Secondo l'esperto di diritto del lavoro Burkhard Benecken, interpellato dal tabloid, il comportamento di Salvador S. è «scandaloso» e «giuridicamente infondato». Ma la signora Miller non ha ancora deciso se farà causa: il suo capo ha già detto di volerla impiegare di nuovo dalla prossima primavera. Sempre che non intervenga prima per convincerlo ad accelerare i tempi l'istrionico conduttore Jauch.

26 ottobre 2011

Moglie gelosa sfascia l'appartamento dell'amante del marito. Ma sbaglia indirizzo.

Una 25enne di Nelson, Nuova Zelanda, ha sospettato che il marito (con
cui aveva da tempo una relazione travagliata) avesse un'amante, dopo
avere spiato diversi sms che questi si era scambiato con un'altra donna.

La donna ha aggredito il marito, caricandolo in macchina e portandolo
all'indirizzo dove lei credeva abitasse la donna. Giunti sul posto, la
donna quando è arrivata al cancello del palazzo ha accelerato,
sfondandolo, e poi ha accelerato di nuovo per sfondare il garage di
quello che secondo lei doveva essere l'appartamento della donna.

A questo punto l'uomo è riuscito a fuggire, ma la donna non ha esaurito
la sua ira dato che ha costretto alcuni inquilini, che erano convinti
fosse stato un incidente, a chiudersi in casa.

Solo l'intervento della polizia ha messo fine alla violenza della donna.
Che a quel punto ha avuto la sorpresa di scoprire che aveva preso di
mira un palazzo sbagliato, dato che la rivale in amore in realtà abitava
da tutt'altra parte.

La donna è stata arrestata, e dovrà risarcire danni per circa 35.000
dollari.

25 ottobre 2011

'CHIMICO' ARRESTATO: VOLEVA,TRASFORMARE LE FECI IN ORO


BELFAST - Un uomo nordirlandese, Paul Moran, è stato condannato a tre mesi di galera per aver provato a trasformare le proprie feci in oro. Il ricercatore, un tipo eccentrico di 30 anni con problemi di tossicodipendenza, ha causato danni per tremila sterline, circa 3.500 euro, mettendo i suoi escrementi su un fornello elettrico per tramutarlo nel prezioso metallo. All'inizio aveva spiegato ai pompieri, chiamati dai vicini, che nell'esperimento stava utilizzando del fertilizzante. L'onorevole Giudice McFarland, ha commentato così la pena inflitta: «E’ stato un tentativo interessante di realizzare il sogno degli alchimisti, ma non era destinato ad avere successo».

22 ottobre 2011

Shanghai, tribunale on line: le cause di discutono in chat

SHANGHAI - È nato a Shanghai il primo tribunale on line. Secondo quanto
riferisce lo Shanghai Daily, nel distretto di Xuhui è stato creato il
primo tribunale via internet che consente alle parti di discutere le
cause e di risolverle attraverso un servizio basato su testo e voce. Il
sistema è organizzato in modo che ognuna delle parti, giudice compreso,
abbia una user name e password, utilizzabile una volta sola, per
accedere all'udienza.

La causa viene quindi discussa on line, scrivendo o parlando come in una
chat e tutto viene poi automaticamente registrato su un disco. Le parti
possono anche inviare eventuali accordi alla corte con la propria firma.

Secondo Hou Rongkang, uno dei giudici della corte, il processo on line è
più veloce ed efficace per le parti rispetto ai metodi tradizionali.

Attraverso un apposito sito web è poi possibile scaricare i moduli
necessari per presentare denunce alla corte, che risponderà direttamente
on line entro 15 giorni. Se avrà successo il nuovo sistema potrebbe
essere esteso via via ad altri distretti o ad altre città.

20 ottobre 2011

LUI FA SESSO NEL SONNO, MOGLIE RESTA INCINTA





















LONDRA - Ryan ha la sexsomnia, una rara malattia, che porta le persone a consumare rapporti sessuali che poi non ricordano. Quindi sveglia regolarmente Dee, la sua compagna di 25 anni, per avere un rapporto anche se poi non lo ricorderà. La donna, però, non riusciva a rimanere incinta e stava per iniziare un trattamento di fertilità quando ha scoperto di aspettare finalmente un figlio.
"Ho dovuto tenere le registrazioni di quando abbiamo fatto sesso", ha detto Dee, "quando l'abbiamo vista  era chiaro che avevamo concepito nostro figlio in una notte in cui abbiamo fatto 'sesso nel sonno', come lo chiamiamo noi. Quando accade Ryan è in realtà totalmente addormentato. Quella notte Ryan mi ha colto di sorpresa".
"La prima volta che è successo", ha raccontato la donna, "gli ho mandato un messaggio il giorno dopo, dicendo: 'Ieri sera sei stato grande' e lui mi ha  risposto dicendo che non sapeva a cosa mi riferivo. Quando abbiamo 'rapporti nel sonno' il sesso è anche più intenso".
I due, da Basingstoke, nel sud dell'Inghilterra, sono fidanzati da nove anni ed ora hanno un figlio, Lincoln,di 16 mesi. Ryan, 28 anni, ha dichiarato: "Ho parlato nel sonno per anni, ma quando Dee mi ha detto che avevamo fatto sesso e ho pensato che stesse scherzando. Dice che le piace quando faccio sesso nel sonno perché il rapporto dura anche più e penso che questao ci abbia aiutato ad avere il bambino".

19 ottobre 2011

Colonna sonora di film porno a tutto volume per fare fuggire i bambini

Un uomo della Pennsylvania, Michael Buck, ha ideato un modo piuttosto
insolito per allontanare dalle adiacenze della sua abitazione un gruppo
di bambini da cui da tempo era infastidito: mettere gli altoparlanti
alla finestra "sparare" a tutto volume l'audio di un film porno. L'audio
(che i testimoni hanno poi descritto come "una donna che 'vocalizzava'
il suo piacere) è sentito a quasi un chilometro di distanza.

Come è facile intuire, il gesto dell'uomo ha irritato molto sia i
genitori dei bambini che i vicini, che hanno chiamato la polizia che ha
arrestato Buck, con le accuse di corruzione di minori e disturbo della
quiete pubblica. L'uomo è già apparso di fronte al giudice che è stato
clemente e si è detto disponibile a lasciare cadere le accuse più gravi,
a condizione che l'uomo si scusi ufficialmente con i vicini e segua un
corso di gestione della rabbia, oltre a svolgere 20 ore di lavori
socialmente utili.

Finlandia, addio banane e cetrioli. Le donne rischiano denunce di molestia



In Finlandia le donne dovranno dire addio a banane, carote e cetrioli. Non si tratta di dieta, ma di questione ben più seria. Pare infatti che ogni spuntino con alimenti che in qualche modo possono evocare un atto sessuale possa portare a una denuncia.

Un gruppo di legali scandinavi ha infatti lanciato una campagna con un video in cui una donna succhia un ghiacciolo e “muove la lingua come una prostituta in una vetrina di Amsterdam”, scrive il britannico Times.

L’intenzione? Stimolare un dibattito su un’area molto delicata dal punto di vista legale, spiegano gli avvocati. Il rischio, secondo le autorità, potrebbe esserci soprattutto in un luogo come l’ufficio ove storie di molestie, sia a uomini che a donne, sono all’ordine del giorno.


No, non è uno scherzo, al massimo una provocazione. Ma a quanto pare potrebbe costare caro alle ladies…

 

Sperma nello yogurt: arrestato uomo in Nuovo Messico


Immaginate di essere al supermercato e di essere avvicinati da uno steward che, molto gentilmente, vi porge un vasetto di yogurt bianco da assaggiare, una crema magra perfetta per la colazione e dal gusto sicuramente unico. Cedete all’offerta e aprite finalmente la bocca per accogliere il cucchiaino colmo di yogurt. Il gusto è davvero particolare… Sarà forse lo sperma che conferisce un sapore particolare al prodotto?

Il nome del buontempone di turno è Anthony Garcia, un ragazzo di 32 anni che è stato arrestato qualche giorno fa per aver mischiato il suo sperma allo yogurt che doveva promuovere in un centro commerciale del New Mexico. Una miscela esclusiva composta da un ingrediente particolare che l’uomo confessava solo dopo aver fatto ingerire alle donne un cucchiaino pieno di yougurt, una bravata che gli costerà probabilmente tre anni di prigione e tre di libertà vigilata. La notizia ha fatto il giro di tutto il mondo divertendo soprattutto le donne che, andando spesso a fare la spesa per riempire le dispense della cucina, sono costrette a dover ingerire prodotti innovativi e freschi di ogni tipo.


Dopo l’atroce confessione, la polizia ha effettuato i controlli del DNA dello yogurt offerto dal promoter e hanno confermato la presenza di sostanze organiche appartenenti al ragazzo stesso, una serie di analisi che hanno confermato la colpevolezza del proprietario. Disgustate, le clienti del supermercato sono state dotate di tovaglioli e acqua: sono in molte, infatti, ad aver sputato su fazzoletti forniti dal supermercato e a essersi diretti nei bagni del centro per sciacquarsi la bocca più volte.

L’umo è stato portato in carcere e messo in attesa di una punizione esemplare mentre i supermercati della zona trovano ora difficile continuare nelle promozioni dei nuovi prodotti a causa di questo terribile precedente. La nostra compassione va alle poverette che hanno dovuto avere a che fare con promotore non proprio affidabile…!

Donna rischia la vita con dildo: denuncia azienda produttrice


Talvolta accadono cose che si fatica a credere siano vere. E la storia che stiamo per raccontarvi rientra a pieno diritto in questo ordine di cose. Una donna californiana ha infatti denunciato la Pipedream Products, nota azienda produttrice di sex toys per essersi trovata vicino alla morte a causa dell’utilizzo di un prodotto da lei acquistato e risultato fallace.

April Bonjour, e il suo compagno, colti da quella che noi definiremo comunemente una forte voglia di intimità, alla ricerca di emozioni intense hanno deciso di tirare fuori dal cassetto un dildo da loro acquistato per occasioni del genere. Ma nel bel mezzo del divertimento, qualcosa non è andato come sarebbe dovuto. E’ la stessa donna a spiegare:

Nel corso dell’utilizzo, ho sentito una gradissima ed intensa fitta di dolore alla vagina. Ovviamente il mio ragazzo ha subito rimosso il dildo da dentro di me: era coperto di sangue. Ho pensato in un primo momento che mi fossero venute le mestruazioni, ma il fatto che il sanguinamento continuasse diventando sempre più consistente, mi ha fatto capire che non si trattava del mio ciclo.

La donna ha provato ad attendere il fermarsi dell’emorragia, coadiuvando l’operazione con medicamenti e tamponi. Ma non ha potuto fare altro alla fine che chiamare il numero di emergenza e recarsi in ospedale. Nel corso del trasporto presso il nosocomio della sua città la donna ha perso diverse volte conoscenza a tal punto che i suoi parenti hanno temuto il peggio.


Giunta in ospedale hanno dovuto sottoporla a diverse trasfusioni prima di poterla dimettere. Al momento le sue condizioni fisiche sono ottime: non si può dire lo stesso di quelle psicologiche, di cui sia lei che il compagno ancora risentono.

La Bonjour ha contattato la Pipedreams Product per richiedere un risarcimento rispetto al sex toys, ma avendo l’azienda rifiutato, alla donna non è rimasto altro che citarla in giudizio per non rispetto della garanzia, negligenza e lesioni personali.

Photocredit: Pretty Power Tool
 

CERCA DI 'INGANNARE' IL TELEPASS, CONDANNATO A 8 MESI CARCERE

Automobilista trevigiano incastrato dalle telecamere a Savona

SAVONA/TREVISO - Per ben sei volte un automobilista di 46 anni di Treviso, G.B., era passato dalla porta Telepass del casello autostradale di Savona-Zinola senza pagare il pedaggio.

Si metteva in coda dietro altre auto, fino quasi a tamponarle, in modo tale che la sbarra rimasse comunque alzata. Uno stratagemma che ha messo in pratica dal giugno 2009 al gennaio 2010.

Azioni veloci che lui credeva 'invisibili' agli occhi delle telecamere. Invece sono state tutte fotografate dalle telecamere della corsia Telepass del casello. Proprio dal numero di targa i responsabili dell'autostrada sono riusciti a risalire al "furbetto al volante", che è stato denunciato.

Ieri in tribunale a Savona l'uomo, imputato di truffa, è stato condannato a otto mesi di reclusione, ma dovrà anche pagare una multa di 300 euro.

18 ottobre 2011

ROMA, TROVA UNA BORSA,PIENA D'ORO E LA RESTITUISCE

ROMA - Il misterioso ritrovamento di una borsa da palestra piena d’oro e banconote ha cambiato quella che per Roberto C., autista dell’Atac, sembrava essere una giornata come tante sulla linea 709. Il misterioso fagotto, mai reclamato, gli è stato consegnato una passeggera che si è allontanata senza lasciare riferimenti e quando il 33enne l’ha aperto, alla presenza dell’ispettore in servizio, si è trovato davanti a un tesoro fatto di orologi, gioielli di ogni tipo un mazzo di banconote di varie nazionalità. Un bottino da far gola a molti, ma lui, ligio al dovere e al suo senso civico, non si è lasciato abbagliare dal malloppo, consegnandolo prontamente alla Polizia.
Non è la prima volta che l’autista dà prova di azioni esemplari. Proprio nelle scorse settimane, infatti, è stato premiato dal sindaco Gianni Alemanno per aver soccorso e assistito, a ferragosto scorso, una passeggera in stato confusionale.

New York, regala Iphone 4S alla moglie,e con Find my Friends scopre tradimento



NEW YORK - Regala alla moglie l'iPhone 4S, equipaggiato di nascosto con l'applicazione Find a Friends che consente, previo rilascio del consenso, di rintracciare i propri amici. E scopre così un tradimento. È quanto accaduto a una coppia a New York, secondo le indiscrezioni riportate dal forum di MacRumors.com, dove un uomo ha scritto: «Ho regalato a mia moglie il nuovo 4S e ho caricato, senza che lei lo sapesse, Find my Friends. Lei mi ha detto che andava a casa di una sua amica nell'East Village. Avevo il sospetto che si vedesse con un ragazzo che vive Uptown. Find a Friends la collocava proprio Uptown: le ho scritto per chiederle dove era e le mi ha risposto che si trovava sulla decima strada», nell'East Village.
«Grazie Apple, grazie a tutti. La schermata dell'iPhone» con la sua
collocazione «è un tesoro che avrà un importante ruolo quando ci
incontreremo fra poche settimane nello studio dell'avvocato. Grazie al
cielo è lei quella ricca».

15 ottobre 2011

CORRE DAVANTI AUTOVELOX,CON TARGA DELL'EX MOGLIE

ROMA - Ci sono tanti modi per vendicarsi con l'ex moglie. Lui,
trentacinquenne, ne ha trovato uno tanto illegale quanto insolito: dopo
aver riprodotto la targa della moglie separata, l'applicava su un'auto
dello stesso tipo e colore presa in prestito e transitava a tutta
velocità davanti agli autovelox per far multare la ex.l'uomo è
stato denunciato dai carabinieri di Piacenza.

USA, PERDE MEMORIA DOPO,SESSO INTENSO COL MARITO

WASHINGTON - Gli specialisti l'hanno definita 'amnesia globale
transitoria', rara sindrome che colpisce tra 3 e 5 persone ogni 100.000
all'anno. A renderla ancora più rara, stavolta, è la dinamica con cui si
è manifestata, ovvero dopo un rapporto sessuale molto intenso.
E' successo a Washington ad una donna di 54 anni che si e' recata al
Pronto Soccorso del Georgetown hospital non ricordando nulla delle
precedenti 24 ore. Ultima memoria: fare l'amore con il marito ed un
intenso orgasmo.

Questo curiosissimo caso di amnesia temporanea è finito sulla rivista
specializzata americana 'Journal of emergency medicine' e la donna è
stata sottoposta a tutte le analisi, prima di arrivare alla conclusione
che si trattasse di "amnesia globale transitoria". I poco comuni episodi
del disturbo - spiega il rapporto - riguardano generalmente persone tra
i 50 e i 60 anni, che poi si riprendono completamente.

13 ottobre 2011

FRASI ESTRATTE DA ALCUNI VERBALI DEI CARABINIERI

- Entravamo nella stalla e rinvenivamo sette mucche di cui una toro.

- Il pregiudicato dichiarava di abitare alla via SCIARA Ballo.

- Notavamo autovettura BMW sospetta e ci ponevamo all'inseguimento con la
vettura (FIAT Panda) di servizio; nonostante l'impegno profuso,
autovettura sospetta si dileguava.

- Non siamo stati in grado di accertare quanta erba abbiano mangiato gli
ovini in quanto hanno partecipato al banchetto le lumache selvatiche.

- Scorgevamo vettura sospetta, con i vetri completamente appannati che
sobbalzava vistosamente; abbiamo bussato per identificare gli occupanti,
ma quando ci siamo resi conto che trattavasi di due uomini, li abbiamo
tratti in arresto.

- Sorprendevamo i due in flagrante rapporto matematico (69).

- i due venivano alle mani coi piedi

- alla rissa partecipavano attivamente ambetre

- con camminata tipica da malfattore

- girando la borsetta con "non-scialans" come le "signorine buonanotte"

- Stava con una prostituta vicino ad un lampione e sosteneva di aver preso
lucciole per lanterne

1) Durante l'identificazione, il Fornasari assumeva una sudorazione sul
corpo non consona al momento (stante che erano le due di notte) e alla
stagione (inverno).

2) Sostiene anche di essere nullatenente, quando in paese tutti sanno che
e ABBONDANTEMENTE TENENTE.

3) Abbiamo rilevato ferite sullo stomaco e piu' in basso sulla zona
PUBBLICA.

4) Usciva che sembrava che entrava. (dal rapporto di un ufficiale dei
carabinieri contro un subordinato che andava in libera uscita con la
divisa in disordine)

5) Nonostante il portinaio lo avesse avvisato che sulla facciata del
palazzo vigeva un divieto di AFFLIZIONE...

6) Sotto falso nome, il pregiudicato e' riuscito a imbarcarsi su un volo
AIR FRANZ.

7) E' una zona impervia e idonea alla latitanza, dove vivono solo poche
capre allo stato BRAVO.

8) Sostiene di essere dottore avendo ottenuto la LAURA honoris causa.

9) Si definisce fotografo d'arte, nel senso che produce nudi FEMMINILI sia
di uomini sia di donne.

10) Inoltre il fermato rispondeva alle domande con poco rispetto e mi dava
del tu, mentre IO PER LUI ERO LEI.

11) Truffava gli sprovveduti fingendosi esperto di astrologia e segni
ZOODIACALI.

12) La parte anteriore del camion guardava verso piazzale Loreto.

13) "... il suddetto Liotta Pasquale e stato da me sorpreso a defecare in
un vicolo. Alla contestazione del reato il Liotta mi ha mandato a
prenderlo nel ***. Io l'ho preso e lo tengo a disposizione del signor
comandante..."

14) Gli schiamazzi avevano raggiunto una tale intensita da potersi
definire notturni.

15) Il cadavere, al piede destro, aveva una sola scarpa.

16) I tre erano entrambi pregiudicati

17) L'uomo e' stato denunciato per esercizio illegale di bracconaggio!

18) Ha dichiarato di aver sparato un colpo di avvertimento colpendolo al
torace.

19) Il cadavere presentava evidenti segni di decesso.

20) Il Cattaneo si rifiutava di aprire la porta dichiarandosi
"irreperibile".

21) Ignoti rubavano l'autoradio e alcune musica7...

22) Alla perquisizione, notavamo all'altezza dei genitali un bozzo
anomalo, dopo aver proceduto alla stessa, constatavamo che detto bozzo
risultava essere una pistola calibro 7.65

23) Al bar, dichiara il pregiudicato, aveva consumato solo alcuni salatini
e un Wiskey di marca BLACK and DECKER

24) Mi accorsi subito che il cadavere del morto era deceduto...

25) Nella notte ignoti ladri sollevavagli l'auto sopraindicata su dei
mattoni asportandole quadrambe le ruote marca Pirelli...

26) Lo spaccio avviene giorno e notte, alla luce del sole

mamma è sempre la mamma!

12 ottobre 2011

In manette truffatore dai mille volti:,ditte incendiate, falsi nomi e professioni

Reati commessi in Friuli, poi l'uomo si era spostato in tutta,Italia da latitante, continuando a raggirare ignare vittime

UDINE - Una gran parlantina e una spiccata abilità a fingersi altre persone: è così che Antonio Lotti, 56 anni, originario di Casale Marittimo (Pisa) e definito uno dei più abili truffatori italiani, è riuscito a sfuggire per oltre un anno alla cattura girando mezza Italia. Il latitante è stato arrestato lunedì scorso a Palermo dai Carabinieri del nucleo investigativo di Udine, capitanati da Fabio Pasquariello, coordinati dal Procuratore aggiunto di Udine, Raffaele Tito.

Lotti era ricercato con ordine di carcerazione per scontare una condanna per reati commessi a fine anni Novanta tra Udine e Pordenone, dove aveva messo in piedi due ditte (Stm e Stm2) di cui figurava amministratore unico, nel Manzanese, per sfruttare il commercio della sedia. Ditte il cui magazzino venne incendiato appositamente da alcuni suoi complici, pregiudicati, per truffare l'assicurazione. Nel corso delle indagini erano emerse anche la ricettazione e l'utilizzo di assegni provenienti dalla criminalità organizzata romana e napoletana.

Nel periodo di latitanza Lotti si è spostato continuamente in tutta Italia, sfruttando l'ospitalità di alcune donne che contattava sui social network e a cui riusciva di volta in volta a spillare denaro, assumendo diversi alias. Per non farsi rintracciare non utilizzava mai il suo cognome ma assumeva quello delle donne che lo ospitavano. Qualche mese appena, al massimo cinque o sei, poi cambiava domicilio e vittime da truffare.

Localizzato inizialmente tra Udine e Pordenone, Lotti si è spostato a Firenze e da ultimo a Palermo, dove è stato arrestato. Nel capoluogo siciliano Lotti ha trovato inizialmente ospitalità in casa di una signora invalida, senza un braccio a causa di un incidente. Poi si è trasferito nell'abitazione di un'altra donna, nel quartiere Brancaccio, da cui riusciva a farsi consegnare denaro con la promessa di intercedere, fingendosi docente universitario, presso il Comune per far assumere il marito come giardiniere.

Da quanto si è potuto apprendere, sempre durante la latitanza in Sicilia l'uomo si era finto anche chirurgo per ottenere da alcune studentesse universitarie denaro in cambio di consigli. Alle ragazze cadute nel tranello descriveva telefonicamente, in dettaglio, complesse operazioni chirurgiche che diceva di aver eseguito poco prima. Per questi ultimi fatti, al momento, pare non sia stata sporta denuncia nei suoi confronti.

immagini varie